di Daniele Rossi – foto Getty Images
Li avevamo lasciati lì sul campo della Belgrade Arena, chi festante con i capelli rasati, chi in lacrime con l’asciugamano a coprire il volto.
Vediamo ora le impressioni a freddo dei protagonisti.
Iniziamo ovviamente dall’eroe del giorno, Viktor Troicki, ancora incredulo della sua impresa: “E’ la più grande gioia della mia vita. Ancora non ci credo, probabilmente me ne renderò conto solo fra qualche giorno. Sono senza parole, niente può descrivere cosa provo adesso”. Poi un pensiero per la squadra: “Voglio ringraziare tutti, quest’anno abbiamo fatto un grande lavoro. Ci abbiamo creduto sempre, anche quando eravamo sotto 2-1”.
Ancora Troicki, che parla del suo stato d’animo prima del match decisivo: “Mi sono passati per la mente tanti pensieri e tante emozioni. Mi sono ricordato quando da bambino sognavo di giocare una partita del genere, una partita così importante per il mio paese”. Nonostante sia ormai assurto a beniamino nazionale, Victor si schermisce e vuole dividere il merito con i suoi compagni: “Non sono io l’eroe, abbiamo raggiuto questa vittoria tutti insieme. Tipsarevic è stato grande in semifinale, Novak non ha perso un match in singolare e ovviamente anche Zimonijc ha fatto la sua parte, così come il nostro capitano. L’ultimo punto? E’ stato irreale, ancora non riesco a crederci”.
Anche Novak Djokovic ha voluto esaltare lo spirito di gruppo e sottolineare come questa sia la più importante vittoria raggiunta finora in carriera: “Stavamo parlando proprio di come ci sentivamo dopo il doppio e come ci sentiamo ora. Siamo riusciti a non avere pensieri negativi e a non andare fuori di testa. Certo, dopo il doppio perso c’era tanta delusione, anche perchè eravamo ad un passo dalla vittoria, ma siamo stati bravi a gestire la tensione. Penso che sia uno dei più grandi risultati sportivi che questo paese abbia mai raggiunto e credo anche che sia il miglior risultato raggiungibile, sia individualmente che collettivamente”. Sono state tante le soddisfazioni che si è tolto in carriera, a partire dalla vittoria agli Australian Open 2008, ma Nole non ha dubbi se gli chiedono posizionare questo momento in un’ideale classifica: “Numero uno”.
Ultime parole per Bogdan Obradovic, il capitano che si è assunto la responsabilità di gettare Victor nella mischia al posto di Tipsarevic: “Abbiamo preso la decisione subito dopo la partita di Novak. Ma ne avevamo già parlato tutti insieme la notte scorsa, c’è un’atmosfera fantastica in questa squadra, hanno un grande rispetto reciproco. Abbiamo preso la decisione giusta mandando in campo Viktor, penso che abbia giocato il miglior tennis della sua vita”.
E ora spazio agli sconfitti. Michael Llodra non fa troppa autocritica e dà credito all’avversario: “E’ stata dura per me. E’ stato semplicemente troppo forte dall’inizio alla fine. Ho provato a dare il meglio ma non è stato abbastanza. E’ sempre difficile giocare match del genere, ma non ho rimpianti. So di aver dato il meglio e che non è bastato, tutto qui.”
Capitan Forget non nasconde la sua delusione, ma anche lui preferisce lodare gli avversari, piuttosto che rimproverare i suoi ragazzi: “Dopo il doppio non ci siamo illusi, sapevamo che Gael e Michael avrebbero dovuto giocare al massimo per vincere. Penso che la Serbia abbia meritato la vittoria, erano sotto e hanno rimontato. Certo giocare in casa dà un grande vantaggio, avessimo giocato a Parigi forse sarebbe andata diversamente. Però è andata così, dobbiamo solo fare i complimenti a Novak e Viktor per la qualità del loro tennis”.
La decisione di fare giocare Llodra è stata molto discussa in Francia, ma anche col senno di poi, Forget non si pente della sua scelta: “Le cose sarebbero andate diversamente se avessi fatto giocare qualcun’altro? Forse sì, forse no. Michael era arrivato in semifinale a Bercy con dei match point per arrivare in finale. E’ numero 23 del mondo, era fresco e in forma. Quest’anno aveva giocato 6 match di Coppa Davis vincendoli tutti, in più la superficie era adatta al suo gioco e quindi per me lui era la migliore soluzione per vincere il punto.”
E allora cosa non ha funzionato? “Sicuramente non mi aspettavo che Viktor giocasse così bene, non ho mai visto nessuno rispondere così al servizio di Llodra. Ero convinto fino al terzo set che le cose potessero ancora cambiare, ma Troicki non si è distratto e ha giocato bene i punti decisivi”.
Ultima chiosa per il pubblico. Nel complesso è stato caloroso ma corretto, ad eccezione di una piccola frangia: “Il pubblico serbo è stato meraviglioso e ha davvero sostenuto i suoi giocatori – dice Forget – ma c’erano 20-30 idioti che fischiavano ogni volta che i nostri giocatori si lanciavano la palla per servire. Questo è molto frustrante e molto ingiusto. Tutte le volte che arrivava un punto importante, c’era qualcuno che fischiava durante i nostri servizi. Non è bello, spero che i serbi riescano a liberarsi di questa gente, perchè il resto del pubblico è stato meraviglioso”.
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Il momento fatidico