ROLAND GARROS, DAY 15 – Rafael Nadal per il nono titolo a Parigi, Novak Djokovic per il Career Grand Slam. Tre settimane fa avremmo preferito il serbo, ma oggi…
Di Gianluca Roveda – 8 giugno 2014
Azzeccata anche la finale femminile, ma che fatica! Ho sbagliato il conteggio set, ma va bene così. In fondo la Sharapova è sempre stata in vantaggio e non ha sfruttato un mucchio di occasioni. Sul 4-3 nel secondo è stata brava la Halep (ha cancellato due palle break da campionessa), mentre al tie-break Masha è andata nel pallone sul più bello. Sono stato a due punti dal successo pieno, ma non ho mai pensato che Masha potesse perdere. Forse perchè il suo atteggiamento mi trasmette una certa sicurezza. Chi scommette sul tennis sa bene che investire sulla Sharapova è sempre una buona idea: salvo infortuni o condizioni precarie, state certi che lotterà fino in fondo. E’ la stessa caratteristica di Rafael Nadal, l’uomo che ho scelto di sostenere nell’ultimo pronostico parigino. Come per la finale femminile, ho provato ad analizzare il match maschile da ogni prospettiva. Per quanto Djokovic sia stato il favorito del torneo e (forse) il miglior giocatore fino ai quarti, qualcosa è cambiato. Ho l’impressione che Nadal abbia azzerato il divario e che abbia un pizzico di vantaggio. Scommetto sul suo nono trionfo a Parigi. Qui sotto le motivazioni. Noi ci risentiamo tra un paio di settimane, quando i pronostici rossi diventeranno verdi in occasione di Wimbledon.
NADAL – DJOKOVIC
Non ci sono segreti tra Rafael Nadal e Novak Djokovic. Si sono affrontati per 41 volte, con 22 successi a 19 per Nadal. Tuttavia, negli ultimi tre anni, il serbo ha rosicchiato quasi tutto lo svantaggio. Ha vinto gli ultimi quattro scontri diretti e si è aggiudicato l’ultimo, tre settimane fa al Foro Italico. Un 4-6 6-3 6-3 che si è deciso negli ultimi game, quando Nadal ha improvvisamente finito la benzina. Tuttavia mi schiero con lo spagnolo e l’opportunità (storica) di vincere per la nona volta lo stesso Slam. Vediamo perché: intanto, se ci limitiamo alle sfide al meglio dei cinque set, lo spagnolo è avanti 8-3. Questo fattore può dargli un pizzico margine. E quando c’è un equilibrio così sottile, un piccolo vantaggio può essere decisivo. Di più: contro Djokovic è ancora imbattuto a Parigi. Ci ha vinto cinque volte su cinque: se il triennio 2006-2008 non fa più testo (il serbo era troppo giovane), le sfide del 2012 e del 2013 sono significative. Lo scorso anno, in particolare, Nole è andato ad un passo dal successo, ma poi ha commesso quell’invasione di campo che ha segnato la storia della partita, forse dell’intera stagione. Avessi dovuto pronosticare tre settimane fa, avrei scelto Djokovic. Ma poi sono successe un paio di cose che hanno ribaltato le sensazioni. In primis, Nadal ha speso meno durante il torneo ed è cresciuto in modo esponenziale, partita dopo partita. La semifinale contro Murray, al netto della stanchezza dello scozzese, è stata la sua miglior partita stagionale sul rosso. C’è poi un altro fattore, tutt’altro che secondario: il clima. Dopo una decina di giorni tra fresco e nuvole, a Parigi è scoppiata l’estate. Dovesse esserci il sole, Rafa sarà ancora più favorito. I suoi pallettoni diventano ancora più velenosi, alti e cattivi. Persino Novak Djokovic, che non li soffre particolarmente, potrebbe andare in crisi.
Ho letto con interesse le dichiarazioni di Luca Bottazzi: a suo dire, sarà fondamentale il primo set. “Perché è impossibile che uno dei due riesca a vincere tre set di fila”. In effetti, la storia gli dà ragione: delle 11 sfide al meglio dei cinque set, in nove occasioni chi ha vinto il primo si è poi aggiudicato la partita (uniche eccezioni Wimbledon 2007 e Australian Open 2012). Credo che Nadal ne sia consapevole: se davvero le condizioni dovessero essere a lui favorevoli, potrebbe approfittarne e prendere un vantaggio che potrebbe risultare decisivo. Sul piano tecnico-tattico non ci sarà nulla di nuovo: i due continueranno a sfruttare i propri punti forti, e si conoscono troppo bene per pensare di sorprendersi. Nadal si baserà sul dritto, senza esagerare con la soluzione incrociata (perché il rovescio bimane di Nole va a nozze con i suoi pallettoni). Dovrà costringere Djokovic a giocare parecchi dritti in corsa, dove in teoria sarebbe costretto ad accorciare. Da parte sua, il serbo deve fare due cose: servire bene (fondamentale la percentuale di prime palle) e costringere Rafa sulla difensiva, obbligandolo a giocare più rovesci possibile. Naturalmente assisteremo ai soliti scambi lunghi, epici, talmente faticosi da stancare persino il pubblico alla TV. Sinceramente, credo che l’inerzia sia a favore di Nadal. Il suo feeling con il campo Chatrier, unito all’ansia di Djokovic di voler vincere l’unico Slam che gli manca, dovrebbe consentirgli di vincere. Vediamo le quote: Nadal è leggermente favorito, ma di un’incollatura: 1.85 contro 2.16. Sono d’accordo. E sono d’accordo con le quote dei set: la soluzione più probabile, secondo i quotisti, è il 3-1 per Nadal (4.60), mentre c’è la stessa quota (5.30) per il 3-0 Nadal e il 3-1 Djokovic. Segno che anche loro non sanno che pesci pigliare. Dopo la lunga riflessione, ecco il mio verdetto: 3-1 Rafa.
NADAL IN QUATTRO SET
PRONOSTICI TOTALI: 113
PRONOSTICI GIUSTI: 86
PRONOSTICI SBAGLIATI: 27
PRONOSTICI CON L'ESATTO NUMERO DI SET: 40
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