Ecco svelato il nuovo impegno di Paolo Lorenzi: il toscano è fra i dieci ambasciatori della campagna "Start Your Impossible" lanciata da Toyota, partner delle prossime quattro edizioni dei Giochi Olimpici. Il progetto promuove tramite gli atleti le nuove soluzioni per la mobilità ideate dalla casa giapponese. La presenza di Lorenzi vale doppio: è raro trovare il tennis in iniziative legate ai Giochi Olimpici.“Adesso sto inseguendo un altro sogno e domani voglio condividerlo con voi”. La frase scritta ieri sui social da Paolo Lorenzi ha scaldato per 24 ore il piccolo mondo degli appassionati del tennis tricolore, desiderosi di conoscere il nuovo sogno di un giocatore che di sogni ne ha già realizzati parecchi. Dando una sbirciata a forum e commenti, le due ipotesi più gettonate sembravano la possibilità di aprire un’accademia a suo nome, dove gettare le basi per un futuro post-tennis che comunque pare ancora lontano, o di prendere dei giovani sotto la propria ala protettrice. Invece in cantiere non c’era nulla di tutto questo, bensì una notizia forse meno interessante per il nostro tennis, ma sicuramente più nobile dal punto di vista sportivo. Grazie a Lorenzi, infatti, c’è anche il tennis nella nuova iniziativa corporate “Start Your Impossible” del brand automobilistico Toyota, partner ufficiale del CONI e Worldwide Partner delle prossime quattro edizioni dei Giochi Olimpici e Paralimpici, due estive e due invernali. Il ramo italiano della multinazionale giapponese, in collaborazione con il Coni e il Comitato Italiano Paralimpico (Cip), ha deciso di lasciare una campagna che si pone l'obiettivo di dare a tutti la possibilità di muoversi in modo migliore, attraverso nuove soluzioni per la mobilità delle persone con difficoltà o disabilità motorie. A promuoverla il “Toyota Team”, un gruppo di ambasciatori di vari sport, composto da atleti che – come da slogan “Start Your Impossibile” – hanno saputo ottenere risultati di spessore che sembravano irraggiungibili. Proprio come ha fatto nelle ultime stagioni Lorenzi, testimonial della casa automobilistica asiatica da circa un anno. “Paolino” sarà uno dei dieci volti del progetto insieme ad Arianna Fontana (short track, portabandiera ai Giochi di Pyeongchang), Ivan Zaytsev (volley), Beatrice “Bebe” Vio (scherma paralimpica), Andrea Pusateri (ciclismo paralimpico), Filippo Tortu (atletica), Gabriele Detti (nuoto), Anna Cappellini e Luca Lanotte (pattinaggio artistico), e i Tori Seduti, squadra torinese di sledge hockey.IL TENNIS “INTRUSO” GRAZIE A LORENZI
L’evento di presentazione si è tenuto questa mattina nella sede del CONI, alla presenza di Giovanni Malagò, del presidente del CIP Luca Pancalli e di Andrea Carlucci, amministratore delegato di Toyota Motor Italia. “Mi hanno sempre detto di aspettare, che prima o poi il mio momento sarebbe arrivato”, ha detto Lorenzi al microfono di Pierluigi Pardo, volto tv di Mediaset e presentatore dell’evento. “Probabilmente – ha aggiunto – ho aspettato anche troppo. Sono stato il più anziano a vincere un torneo del circuito ATP, è stata una bella soddisfazione”. La presenza di Lorenzi in un’iniziativa simile, che vedrà gli atleti promuovere lo slogan Start Your Impossible, vale doppio. Sia perché il tennista azzurro – che fra cinque giorni spegnerà 36 candeline – è il più anziano fra tutti i testimonial, sia perché è piuttosto raro che il tennis entri a far parte di simili campagne con i Giochi Olimpici sullo sfondo. Il motivo è molto semplice: anche se passo dopo passo il Torneo Olimpico si sta costruendo una discreta tradizione, il nostro resta uno sport che ha abitudini diverse e vive in funzione di altri appuntamenti, e difficilmente metterà mai l’evento a cinque cerchi al pari di un torneo del Grande Slam. Mentre nella stragrande maggioranza dei casi l’Olimpiade è l’obiettivo massimo, compresi gli altri otto sport rappresentati nella campagna di Toyota. Proprio per questo, la scelta di puntare anche su Lorenzi è un ulteriore attestato di stima ai risultati raggiunti dal toscano e ai valori trasmessi col suo tennis, compresa la grande importanza data proprio ai Giochi Olimpici. Nella nostra intervista di dodici mesi fa ci confessò il suo dispiacere per il “no” alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, dove gli sarebbe piaciuto concludere la carriera. “Purtroppo non ci sarà nessun Roma 2024 – disse – quindi intanto l'obiettivo è Tokio 2020, poi se ne riparlerà”. I Giochi giapponesi distano ancora due anni e mezzo, ma ora ha tanti motivi in più per arrivarci.
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