CURIOSITA’ – Winball è un’azienda spagnola che ricicla palline da tennis e da paddle, restituendole come nuove. Il costo? 1 euro a tubo…”E così rispettate l’ambiente”.
Un filmato che spiega il funzionamento delle palline riciclate Winball
Di Riccardo Bisti – 27 dicembre 2013
"Crisi” e “ambiente” sono tra gli argomenti più sentiti del momento. Nel tennis, è la grande scommessa di Winball, azienda spagnola che ha recentemente acquistato la licenza americana per un’idea geniale: voi date le vostre palline usate, spelacchiate, malridotte e dissanguate dal topspin, e dopo una settimana di lavorazione vi torna un tubo nuovo di zecca, peraltro con un logo personalizzato. Andiamo con ordine: un circolo di medie dimensioni consuma fino a circa 700 palline al mese. Sono 175 tubi. Adesso, come raccontano Diego Fernandez e Juan Valentin Fernandez, i due imprenditori che si sono lanciati nell’avventura, le spese possono essere ridotte. Quasi azzerate. Chi vuole palline di buona qualità, sa bene che un tubo non dura pià 3 partite. A stare larghi. Non è un caso che nel circuito ATP vengano cambiate ogni nove game. Dopo qualche decina di colpi, perdono la pressione adeguata. Risultato? Si buttano e se ne acquistano di nuove. Invece, grazie a Winball, basta dare le proprie palline usate e torneranno come nuove. Con la sottile soddisfazione di aver contribuito all’ambiente. Il segreto è tutto in una macchina di ripressurizzazione, capace di contenere fino a 400 palline. Le infili dentro e ti ritrovi una pallina perfetta. Inoltre, il processo può essere ripetuto fino a 6-7 volte, aumentando il risparmio.
In questo momento, il costo di un tubo da quattro palle oscilla tra i 6 e gli 8 euro. Basta fare un salto su Tennis Warehouse, paradiso degli appassionati, per apprezzare decine di modelli di tutte le marche e confrontarne i prezzi. Affidandosi al riciclo, il costo di un tubo oscilla tra 1 e 1,50 euro. Si va dai 36 euro per 24 tubi ai 48 euro per 48 tubi. Certamente serve avere un buon numero di tubi da riciclare, perchè il prezzo minimo è comunque di 36 euro. Per intenderci, se avete soltanto un tubo, la spesa sarà comunque quella. Ma per un circolo, magari con una scuola tennis molto affollata, dove c’è un grosso dispiego di palline, sarebbe un notevole risparmio. “Il nostro progetto consente di riciclare un tubo di palline ad appena un euro. Vincono tutti: il cliente e la natura” dice Juan Valentin Fernandez. Alla Winball non hanno trascurato i dettagli: oltre alle palline, viene fornito un tubo pressurizzato, dotato di un valvola che impedisce la penetrazione dell’umidità al suo interno. Il progetto Winball è valido per il tennis, ma anche per il paddle, sport molto diffuso in Spagna. “Se lasciamo cadere una pallina nuova da un’altezza di 2,40 metri, il rimbalzo deve oscillare tra 1,35 e 1,40 metri – racconta Diego Fernandez – le nostre palline fanno esattamente così”. Il processo è semplice: dopo 2-3 partite, quando le palline perdono le loro caratteristiche iniziali, la loro destinazione è il bidone della spazzatura. “A questo punto entriamo in scena noi” spiegano quelli di Winball. “Ricicliamo le palline e rispettiamo l’ambiente. E se le palline non servono più, si possono donare ai più bisognosi”. Già, perchè Winball non acquista palline per poi rivenderle ad altri. Però fa da tramite con associazioni più bisognose. La campagna pubblicitaria in corso in questo periodo si chiama “Esta bola aun dà mucho juego”, traducibile in “Questa palla offre ancora molto”. Il bello è che le palline possono essere personalizzate, con l’inserimento di loghi del club, dello sponsor o degli stessi giocatori. Molto divertente.
La pallina Winball è offerta in due modelli: START è quello basico, resistente e duraturo, pensato soprattutto per le scuole tennis e per i principianti. Al contrario, il modello GAME è destinato a club e tornei, anche di livello agonistico. Il sito internet Winball offre una risposta a tutte le domande, e si focalizza soprattutto sulla qualità del prodotto riciclato. Non è semplice convincere gli appassionati che una palla usata può essere come nuova, peraltro con la chicca della personalizzazione. Nella sezione “FAQ” ci sono addirittura una sessantina di domande per convincere sulla bontà del prodotto. Inoltre, dando un’occhiata alla pagina Facebook, si trovano diversi testimonial occasionali come David Ferrer, Alex Corretja, Tommy Robredo e addirittura Rafa Nadal. Hanno creato la pallina “Rafa Nadal” con il disegno del toro stilizzato. La licenza acquistata dai Fernandez consente di operare in tutta Europa. Chissà che qualche club non decida di mandare un centinaio di palline per ottenere il proprio prodotto…riciclato.
Le palline riciclate possono costare anche un solo euro a tubo
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