Aiutato dai rimbalzi bassi, Steve Darcis supera in quattro set un generoso Lorenzi. Con l'avversario superiore nello scambio, il senese si è buttato a rete decine di volte, ma nel complesso ha perso la sfida. Il punto-simbolo è stato il primo del tie-break del quarto set: senza più energia, Paolo si butta a rete dopo 36 colpi e viene infilato.

I belgi sono stati molto furbi nello scegliere la superficie di Italia-Belgio, perfetta per due “piccoletti”: se David Goffin è stato il primo top-10 sotto i 70 kg di peso dopo molti anni, Steve Darcis è alto appena 178 centimetri ed è un mago delle palle basse. Giocando slice radenti per tre ore, a febbraio azzeccò l'impresa contro Alexander Zverev. E oggi non ha avuto bisogno di miracoli per battere Paolo Lorenzi e firmare l'1-0 contro l'Italia, allo Spiroudome di Charleroi che ha anche intonato una serie di “po-po-po-po”, una mezza presa in giro dopo che lo stesso coro, nel 2006, aveva esaltato (anche) l'Italia di Fed Cup dopo il trionfo ai Mondiali di calcio. Darcis si è imposto 6-7 6-1 6-1 7-6: risultato giusto, per quanto Lorenzi abbia giocato la solita partita tutto cuore. Tuttavia, le condizioni tecniche erano le peggiori possibili: in teoria, nel dialogo da fondocampo dovrebbe essere lui il più bravo. Ma la superficie ammortizzava il suo pesante topspin e Darcis aveva gioco facile a colpire sotto l'altezza della spalla, a volte addirittura della vita. Su un altro tipo di superficie, il belga avrebbe dovuto tirare giù le palline dal terzo piano. Invece ha potuto giostrare gli scambi a suo piacimento, forte di due fondamentali piatti, resi ancora più incisivi dalla superficie. E così, quando prendeva l'iniziativa era spesso lui a fare il punto. Nel primo set, lo “squalo” ha avuto cinque palle break, ma non ne ha sfruttata neanche una. Lottando come un forsennato, Lorenzi artigliava il tie-break e lo giocava magistralmente: il punto del 3-0, con splendida “parata” sotto rete e volèe vincente a seguire, lo caricava ancora di più. Volava 5-0, poi conteneva la rimonta belga e spingeva avanti l'Italia.

QUELLO SCAMBIO DI 36 COLPI
Ma le fatiche si sono fatte sentire nel secondo e nel terzo, dove Darcis ha fatto quel che voleva. Serviva bene (non ha concesso palle break per tre set e mezzo), accorciava il campo e tirava un vincente dopo l'altro. Un doppio 6-1 senza discussioni, ingeneroso ma abbastanza onesto. In difficoltà nello scambio, Lorenzi ha scelto di farsi ancora più aggressivo, presentandosi a rete con costanza. Cercava con insistenza il rovescio di Darcis, sia con l'approccio che con la prima volèe. Ne è venuta fuori una battaglia più psicologica che tecnica. Entrambi sapevano che il punto si sarebbe deciso così. Lorenzi ha insistito: a volte veniva infilato dal primo passante, a volte dal secondo, altre volte era lui a intascare il punto. Il match non è stato memorabile, ma nel quarto set si vedeva qualcosa di interessante: Paolo restava a galla sul 2-3, poi sul 3-3 si procurava la sua prima palla break. Non la sfruttava, ma sul 4-4 non tradiva (trasformando la chance con l'ennesimo attacco sul rovescio). Quando serviva sul 5-4, tuttavia, gli mancava di killer istinct (anche se Darcis è stato monumentale nel tirare un passante quasi impossibile sul primo punto). Si arrivava al tie-break, di cui il primo punto era il simbolo della partita: scambio durissimo, 36 colpi, entrambi allo stremo delle forze. Lorenzi si buttava a rete, sempre sul rovescio di Darcis, ma veniva punito. Nel punto successivo, il belga azzeccava un passante di dritto e volava sul 6-0. Lorenzi cancellava quattro matchpoint, ma il divario era troppo grande e Steve poteva inginocchiarsi, stremato, appena prima che scoccassero i 200 minuti di gioco. Adesso Andreas Seppi è chiamato a una mezza impresa contro David Goffin: andare al doppio sullo 0-2 non sarebbe certo l'ideale….

COPPA DAVIS 2017 – Quarti di Finale
BELGIO – ITALIA 1-0

Steve Darcis (BEL) b. Paolo Lorenzi (ITA) 6-7 6-1 6-1 7-6