Al Trofeo Bilboa di Palermo ci sarà una semifinale tutta italiana tra Tathiana Garbin e la siciliana Roberta Vinci
Al Trofeo Bilboa di Palermo ci sarà una semifinale tutta italiana tra Tathiana Garbin e la siciliana Roberta Vinci. Ma la favorita resta Anabel Medina Garrigues (nella foto) che se la vedrà con la Safarova. Per scongiurare il caldo, match in serata

Sarà un derby tutto italiano una delle due semifinali del Trofeo Bilboa di Palermo. Ad affrontarsi Roberta Vinci e Tathiana Garbin. Partiamo dalla padrona di casa, visto che originaria di Trapani. Robertina ha vinto una partita molto sofferta e tirata contro la francese Aravane Rezai. Una dicianovenne dai fondamentali ottimi ma dalla tenuta psicologica deficitaria. Fin dai primi game infatti ha cominciato un duello personale con gli spettatori che tra l’altro hanno fatto registrare il tutto esaurito. Al grido di “It’s tennis not football”, (è tennis non calcio) la promettente francesina ha sprecato molte energie che alla lunga le sarebbero servite nel terzo set quando la Vinci, che ha giocato il suo solito tennis spumeggiante anche se un po’ meno preciso e più falloso del solito, ha dominato chiudendo i conti. Palermo ha forse scoperto un’altra giocatrice che potrebbe far strada, a patto però che metta la testa a posto e che qualcuno gli dica che non si possono sempre tirar pallate: le righe ci sono e vanno rispettate. Robertina a fine match s’è detta molto soddisfatta anche “perché in finale un’italiana ci va di sicuro. Vedremo chi”. Già un’italiana con un posto in finale c’è. Perché la sua avversaria in “semi” sarà Tathiana Garbin che ha superato la Schruff e il caldo torrido di Palermo quando l’orologio segna le 15. “E’ stato un fattore. Devo dire che queste temperature le sento. Comunque sono felice”. Ci mancherebbe: prima semifinale in carriera a Palermo vendicando la sconfitta di Flavia Pennetta per mano proprio della tedesca. “La mia avversaria non sopporta il mio gioco e poi oggi ho servito molto bene non tanto in potenza quanto nelle direzioni”. Ora la semifinale, come detto con la Vinci, ma Tathiana guarda più lontano: “L’obiettivo è quello di tornare attorno alle top 50 e poi spero di fare bene in America anche se giocherò solo due tornei prima di New York”.

Nei momenti importanti ha fatto la differenza la maggiore abitudine a giocare tornei importanti però Karin Knapp ha fatto partita pari con la Medina Garrigues, proprio per questo si può dire soddisftta e non solo per questo. Provenendo dalle quali ha centrato l’obiettivo dei quarti di finale dove ha tenuto in campo una giocatrice vera come Anabel. Che alla fine, davanti ai giornalisti ha avuto parole d’elogio per la giovane altoatesina. “Le manca solo un po’ d’esperienza a questi livellli – ha dichiarato – null’altro. Tira forte, serve bene e ha un gran diritto. Non male per la sua età”. Dal canto suo Karin si dice soddisfatta per il risultato ottenuto questa settimana. “Sono dispiaciuta per la sconfitta di oggi ma nel complesso il torneo è andato bene. Spero di tornare qui l’anno prossimo e di essere magari di diritto in tabellone”. Di sicuro nella vita non c’è niente, ma questa ragazza ha delle ottime possibilità di unirsi alla truppa delle nostre splendide azzurre. A sfidare la numero uno spagnola, che qui ha già vinto tre volte, ci sarà la Safarova che ha superato un’altra suddita di Juan Carlos, la Martinez (doppio 6-4). Tra le due sarà il primo incontro. L’iberica però dovrà fare i conti anche con un dolore agli adduttori che la perseguita da ormai giovedì. Nel suo quarto contro Karin Knapp ha dovuto abbandonare il campo per un’abbondante decina di minuti prima di riapparire sul centrale del Country Club con una vistosa fasciatura bianca sulla coscia destra. Tornando invece alla nostra, possiamo dire che, dall’attuale 239esima posizione si staccherà ben presto per andare a frequentare zone di ranking ben più prestigiose e che più le si addicono, almeno da quanto ha mostrato qui al “145.000” di Palermo.

da Palermo, Gabriele Riva