Subito KO anche a Parigi Bercy, Benoit Paire inizierà il 2017 dal numero 45 ATP. Dopo le infinite polemiche degli anni passati con il pubblico parigino, cerca un riavvicinamento. “MI spiace che abbiano un’opinione sbagliata di me. Però ho detto delle cose che non avrei dovuto, cercherò di farne tesoro”.

. Grande personaggio, è il giocatore più imprevedibile del circuito. A gennaio era tra i top-20 ATP e aveva iniziato bene, con quattro semifinali nei primi quattro mesi. Ma poi è piombato in una spirale senza fine, con appena 4 vittorie nelle ultime 16 partite. La sua stagione è terminata a Parigi Bercy, con una brutta sconfitta per mano di Paolo Lorenzi. Il numero 1 azzurro ha messo in mostra una superiorità imbarazzante sul piano mentale, imponendosi col punteggio di 6-4 7-6. Tuttavia, nonostante si giochi in Francia, il BNP Paribas Masters non è mai stato un torneo amico per Benoit. Lui non ama il pubblico e il pubblico non ama lui: tutto è cominciato nel 2012 dopo la sconfitta contro Kei Nishikori, accompagnata dai fischi. “C’è gente che non capisce il tennis a questi livelli” disse Benoit, alludendo al pubblico. L’anno dopo incassò un doppio 6-2 dal giovane Pierre Hugues Herbert, all’epoca numero 189 ATP. Per tutta la partita, il pubblico fece il tifo per Herbert, accusando Paire di non dare il massimo. Dopo la partita, ci fu la spaccatura definitiva. Quelli che mi hanno insultato sono degli imbecilli, non sanno niente di tennis”.

Nel 2014 non si è presentato, mentre l’anno scorso ribadì i suoi pensieri. “Non mi pento di quello che ho detto in passato: il pubblico di Parigi è così: al primo passo falso, o al primo segnale di nervosismo iniziano a fischiarti da tutte le parti. Dovrebbero restare a casa”. Consapevole di essersi attirato un mucchio di antipatie, quest’anno ha chiesto di non giocare sul Campo Centrale: lo hanno accontentato, ma non è servito a battere il nostro Lorenzi. In conferenza stampa è parso più calmo del solito e ha cercato di riavvicinarsi al pubblico: “Ho lottato, ho fatto del mio meglio. Quello che mi fa arrabbiare è quello che la gente pensa di me, tutte cose sbagliate. Sembro uno stronzo, un maleducato, un incostante. Io non sono così. Per me è importante il punto di vista degli altri: non sono un pazzo a cui non importa niente”. Paire era dispiaciuto anche perché in tribuna non c’era Shy’m, la nota cantante francese con cui ha una love story da oltre un anno. La liason sembra averlo fatto maturare, tanto da fargli ammettere di aver commesso qualche errore di comunicazione nel 2016. “Ho detto alcune cose quando non era necessario farlo. Cercherò di farne tesoro”. L’anno prossimo ripartirà dal numero 45 ATP, una base non così malvagia. E chissà se i francesi inizieranno ad amarlo…