di Federico Mariani – foto Getty Images
Benoit Paire ed il suo irrazionale talento si incontrano in modo continuato per una settimana e la logica conclusione di tale simposio non può che essere il trionfo. Il ragazzo d’Avignone tira fuori dal cilindro una settimana da Dio e vince il suo primo titolo Atp allo Swedish Open di Bastad dopo i tentativi falliti nel 2012 a Belgrado e l’anno seguente a Montpellier.
Il transalpino è sostanzialmente perfetto per tutto l’arco del torneo, un torneo nel quale riesce a compiere un percorso netto che lo porta ad alzare il trofeo senza smarrire set. in finale Paire liquida col punteggio di 7-6 6-3 Tommy Robredo, uno che per caratteristiche tecniche e soprattutto attitudinali può considerarsi l’esempio diametralmente opposto al tennis griffato da istinto e fantasia del francese.
Il primo set dell’ultimo atto è rocambolesco e Paire deve annullare due setpoint prima di concludere per 9-7 il tie break del primo set con l’ennesimo, favoloso dropshot di rovescio vincente, il marchio di fabbrica di casa-Paire. Oltre a sbarazzarsi di Robredo in finale, il secondo giocatore in tabellone, Benoit spedisce a casa anche il primo ed il terzo del seeding. Al secondo turno, infatti, lascia appena cinque giochi a David Goffin, il numero uno del torneo secondo il ranking, mentre in semifinale liquida con un perentorio 6-4 6-3 Pablo Cuevas che nella cittadina svedese difendeva il titolo carpito dodici mesi fa.
Paire diviene così il secondo francese ad imporsi sulla terra di Bastad a distanza di 34 anni dal successo di Thierry Tulasne. La curiosità statistica forse più intrigante, tuttavia, è quella che vede Paire trionfatore nel 2015 di almeno una prova a livello ITF, Challenger ed Atp, un’impresa riuscita l’ultima volta a Steve Darcis nel 2007 (Brancherstats).
Per caratteristiche tecniche e, soprattutto, mentali è impossibile pretendere da Paire questo tipo di rendimento in modo continuato. Il ragazzo d’Avignone è un tennista che vive di momenti e di giornate, di istinto e fantasia, di grandi imprese e clamorose débacle, ma se per una settimana il talento si allinea in modo compatto dalla sua parte, questo è il risultato.