Nel Futures da 15.000 $ patavino, il tedesco vince sia singolo (battuto in finale Oswald) che doppio, in coppia con l’italiano Volante…

testo e foto di Roberto Bonigolo

 

In un torneo funestato dal maltempo e in un clima più autunnale che primaverile, il 28enne mancino Bastian Knittel ha domato intemperie ed avversari aggiudicandosi a sorpresa il Futures di Padova, un 15.000 $ disputato sui campi del C.S. Plebiscito.

Bastian infatti era accreditato solo della settima testa di serie con un ranking ATP n. 329, ma ha saputo farsi valere strada facendo e adattarsi al meglio alle problematiche e variabili condizioni climatiche (molte partite sono state infatti disputate causa la pioggia, sui campi coperti del circolo Oasi 2Mila, ndr), con un exploit finale compiuto ai danni dell’austriaco Philipp Oswald, senz’altro più accreditato in qualità di vice favorito con un ranking 237 ATP.

La finale, disputata durante una rara pausa di maltempo sui campi dello stesso club organizzatore, si è presto indirizzata a senso unico a favore del tedesco che, grazie a un duplice 6/3, subentra così nell’albo d’oro all’austriaco Daniel Koellerer, vincitore dell’ultima edizione. Inevitabile un po’ di delusione in capo al finalista Oswald, un 26enne già vincitore di due tornei in terra patavina negli ultimi anni, che si aspettava senz’altro un risultato diverso a conclusione di un torneo in cui non aveva concesso neppure un set agli avversari. Semifinalisti sono risultati il ceco Michalicka, sconfitto dal vincitore, e il serbo Pashanski.

Da notare infine che lo stesso Knittel, a conferma di una settimana da sogno, almeno tennisticamente parlando in terra patavina, ha conquistato anche il trofeo nel doppio in coppia con l’azzurro Matteo Volante sul duo Van Der Duim/Grassi, unici raggi di sole per i colori azzurri nel corso dell’intera manifestazione. I nostri portacolori infatti (ben 14 presenti in tabellone principale) sono usciti tutti tra il primo e il secondo turno con la posizione più avanzata conquistata dalla wild card federale Claudio Fortuna, sconfitto nei quarti.

Grossa delusione soprattutto per il patavino doc Stefano Galvani, qui accreditato della prima testa di serie con un ranking ATP 205 (ma già n. 99 del mondo) ed uscito invece già al primo turno per mano del britannico Smethurst: con l’attenuante peraltro a suo favore di un recente infortunio subito alla spalla e pertanto senz’altro non al top delle condizioni fisico-atletiche. Tra le curiosità del torneo anche alcuni nomi di sicuro richiamo presenti sui campi patavini, anche se con risultati non proprio brillanti: in particolare l’ex “enfant prodige” Adelchi Virgili (uscito, da qualificato, al secondo turno del tabellone principale) e Marko Djokovic (qui costretto al ritiro per infortunio nel corso delle qualificazioni), fratello minore del numero uno al mondo Novak.

Ottima per concludere l’organizzazione di questa decima edizione del “Città di Padova” grazie all’opera del referee Massimo Morelli e del direttore sportivo Gianfranco Barbiero con tutto lo staff organizzativo che hanno dovuto veramente fare i salti mortali per portare a compimento la manifestazione in queste disastrate condizioni meteorologiche.

 


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