di Andrea Nizzero – foto Getty Images
Con i nomi di cartello che passeggiano sui rispettivi avversari, è Andreas Seppi a firmare la vittoria più sorprendente e più dolce della terza giornata del Masters 1000 di Parigi.
Nel Palais Omnisport di Bercy, Andreas ha battuto Nicolas Almagro in due set, 63 75. Lo spagnolo, per quanto in difficoltà ormai da mesi, era ancora in corsa per un posto al gran finale di Londra. L'altoatesino ha spezzato le ambizioni del numero 11 del mondo con la prova migliore della sua stagione, un mix di aggressività, pazienza e una quasi sorprendente tranquillità nel superare i momenti di difficoltà. In particolare quando, avanti di un break dopo aver vinto il primo set, ha saputo reagire al ritorno dello spagnolo, servendo poi con successo per il match al dodicesimo gioco.
E' la sua vittoria più prestigiosa, in termini di classifica dell'avversario, da quel magico torneo di Amburgo nel 2008, quando Andreas giunse in semifinale eliminando tra gli altri l'allora numero 9 Richard Gasquet. Ad attendere il tennista di Caldaro negli ottavi ci sarà Jo Wilfried Tsonga.
Il ricco programma di questo mercoledì parigino prevedeva inoltre il debutto delle prime tre teste di serie.
Il primo a scendere in campo è stato Andy Murray, ancora forte della striscia vincente asiatica. Il britannico ha battuto in due set Jeremy Chardy, 62 64. Poco è servito il supporto del pubblico di casa al francese, che ha ceduto la battuta due volte nel primo set e una nel secondo – sul 2 pari con un pessimo doppio fallo. Per Murray, fin qui autentico dominatore del post US Open, è la 14esima vittoria consecutiva. Negli ottavi troverà Andy Roddick.
A seguire, è stato Ivan Dodig a saggiare le condizioni di Novak Djokovic, reduce dalla terza sconfitta stagionale e da uno stato di forma tutt'altro che ottimale. Il serbo ha avuto poche difficoltà a regolare il suo avversario con il punteggio di 64 63. Il croato, che fu l'unico a strappargli un set agli scorsi Australian Open, ha dovuto fare da spettatore ad alcuni punti davvero spettacolari, tra cui quello che ha consegnato a Nole il primo game del secondo set. La spalla, che sabato era sembrata responsabile della sconfitta almeno tanto quanto Kei Nishikori, oggi non ha dato grossi problemi al numero 1 del mondo, che non ha concesso nessuna palla break.
Roger Federer, reduce dalla vittoria a Basilea e dal successivo pizza-party con i bambini raccattapalle, ha battuto Adrian Mannarino con un eloquente 62 63. Confermando la buona vena mostrata in Svizzera, Roger ha disposto dell'avversario in meno di un'ora. Servizio centrato (nessuna palla break concessa) e un gioco convincente sembrano poter mettere l'elvetico sulla buona strada per la sua prima finale a Bercy, l'unico Masters 1000 che non l'ha mai visto in campo per l'atto conclusivo. Il prossimo ostacolo si chiama Richard Gasquet: se con Mannarino il pubblico francese è stato comunque dalla parte di Roger, è lecito aspettarsi un sostanziale cambiamento nel prossimo incontro.
I risultati di oggi:
7-Mardy Fish (U.S.) b. Florian Mayer (Germany) 6-1 6-2
Andreas Seppi (Italy) b. 9-Nicolas Almagro (Spain) 6-3 7-5
3-Roger Federer (Switzerland) b. Adrian Mannarino (France) 6-2 6-3
John Isner (U.S.) b. Igor Kunitsyn (Russia) 6-4 6-4
1-Novak Djokovic (Serbia) b. Ivan Dodig (Croatia) 6-4 6-3
14-Alexandr Dolgopolov (Ukraine) b. Philipp Kohlschreiber (Germany) 6-3 7-6(6)
2-Andy Murray (Britain) b. Jeremy Chardy (France) 6-2 6-4
15-Viktor Troicki (Serbia) b. Sergiy Stakhovsky (Ukraine) 6-4 6-4
11-Janko Tipsarevic (Serbia) b. Alex Bogomolov Jr. (U.S.) 6-1 6-0
4-David Ferrer (Spain) b. Nicolas Mahut (France) 6-4 6-4
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