Pubblicate le liste definitive dei partecipanti ai Giochi di Rio de Janeiro. In campo maschile, mancherà addirittura il 40% dei primi cinquanta al mondo. In tabellone diversi tennisti non così competitivi, almeno sulla carta. Va meglio tra le donne: ci sono più o meno tutte le migliori.. Si presentano così, dopo la pubblicazione della lista ufficiale, i tornei di singolare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Se non ci fossero i migliori a tenere alto lo spirito e il fascino della medaglia, l’evento al via sabato rischierebbe di avere un valore simile a un ATP 500, almeno tra i maschietti. Inutile ricordare le polemiche sulle assenze di diversi giocatori, molti dei quali hanno parlato del timore per il virus Zika quando – secondo Djokovic – si è trattato di un ottimo alibi per disertare. Semmai è giusto parlare dei presenti. Si presenteranno sul cemento verde brasiliano sei top-10, undici top-20 e quindici top-30. Se nel circuito maschile le gerarchie sono così consolidate, è possibile che i primi turni possano essere poco più che routine per tutti i migliori, tenendo conto dei tanti tennisti onestamente inferiori che sono stati ammessi.
E non parliamo soltanto dei due inviti della commissione tripartita (Darian King e Mirza Basic), ma anche gli australiani di seconda fascia come John Millman e Jordan Thompson, Nikoloz Basilashvili, le due wild card giapponesi Yuichi Sugita e Taro Daniel (perché concedere due inviti a giocatori della stessa nazione?), Radu Albot, lo stesso Jerzy Janowicz che torna dopo una lunga assenza, Brian Baker che vivrà i Giochi come un indennizzo per le tante sfortune…Insomma, rischiamo di vivere un torneo che potrebbe entrare nel vivo soltanto negli ultimi round. Se invece dovessero esserci sorprese e risultati clamorosi, beh, vorrà dire che ci saranno belle storie da raccontare.
Nel rispetto delle tradizioni, il tabellone femminile è decisamente più competitivo. Ci saranno otto delle prime dieci, nonché quindici delle prime 20. Ma il campo di partecipazione sarebbe ancora più competitivo senza la gravidanza di Victoria Azarenka e gli infortuni di Cibulkova e Bencic. Le uniche assenze davvero “volute” sono quelle di Halep e Pliskova. Dando un’occhiata alla lista, non dovrebbero esserci giocatrici “materasso”, poiché anche le wild card ITF sono andate a discrete giocatrici. Le uniche che sembrano un gradino sotto sono le due wild card della commissione tripartita, peraltro le stesse di Londra 2012: Veronica Cepede Royg e Stephanie Vogt.
RIO DE JANEIRO 2016: ENTRY LIST UFFICIALE E DEFINITIVA
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