Di Francesco Camanzi – foto getty images
Giornata di quarti di finale sui prati di Church Road. I favoriti del pronostico avanzano tutti, Federer non si distrae di fronte alle cannonate di Isner, Djokovic e Murray vincono senza troppo sforzo contro Tsonga e Almagro e, da ultimo, Del Potro piega la resistenza di un ottimo Nishikori. Ma andiamo con ordine.
Andy Murray ha aperto il programma sul Centrale, di fronte agli sguardi reali di William e Kate che hanno potuto ammirare il numero 4 del mondo in gran spolvero. Alle abituali soluzioni “di tocco” il britannico ha aggiunto oggi una qualità di cui è indubbiamente titolare ma che spesso dimentica negli spogliatoi: la costanza.
Con la stessa sapienza tattica che l’aveva portato in finale nel recente Slam, Murray ha addomesticato il tennis terraiolo dello spagnolo. Nel primo set lo strappo decisivo è del quinto game. Nella seconda partita la reazione di Almagro è timida e monocorde: qualche fucilata da fondo e poco altro. Andy inanella 3 break e manda in tripudio il popolo britannico che, a meno di un mese dai Championships, torna a sognare con il suo pupillo.
Chi potrebbe risvegliare il Regno Unito dal sogno è il sabotatore di professione, Novak Djokovic. Il serbo è apparso anche oggi in forma brillante e la vittoria in meno di un’ora e mezza su un pezzo da novanta come Tsonga lo dimostra. Non c’è niente da fare: quando le gambe di Nole girano e le sue spazzolate da fondo incidono ogni partita si trasforma in una mattanza. Se poi l’avversario di giornata sbaglia, sbuffa e divora occasioni al ritmo odierno di Tsonga allora il gioco è fatto. Primo set tutto per il serbo che si spiana la strada con un break nel secondo game, poi resiste alla controffensiva di Jo nel quarto e chiude agilmente sul 6-1.
Nel secondo reazione rabbiosa del transalpino che scappa sul 3-0, poi Novak sale in cattedra, si riprende il servizio e pareggia i conti, 3-3. Il break decisivo arriva a conclusione del set, Djokovic vola sul 6-5 e chiude a zero il suo turno di battuta.
Nella parte alta del tabellone avanza Roger Federer mentre il buco scoperto dal forfait di Nadal viene colmato da Juan Martin Del Potro, il meno accreditato dei quattro semifinalisti ma di certo non un “underdog”. Partiamo da Federer, chiamato a vincere e convincere, come richiesto dal suo ruolo di primo della classe. Lo svizzero ha giocato meglio del quarto di ieri, imponendosi con una prova impeccabile su John Isner, avversario ostico per antonomasia. Bravo Federer a calibrare il break nel primo set e a chiudere sul 6-4 grazie anche a un errore sciagurato dello statunitense. Nel secondo la prima di Roger si inceppa e allora la partita si prolunga fino al tie-break che si apre con una delizia del numero 1 e si chiude con una gentile concessione del nastro. Game, set, match Federer.
Nella semi di domani se la vedrà con Del Potro, bravo a regolare un encomiabile Nishikori. Il giapponese, tornato sui livelli del brillante Australian Open (dove uscì ai quarti) ha impensierito Palito in due set combattuti. Alla fine, però, l’ha spuntata l’esperienza e la forza bruta dell’argentino che erbivoro non è ma con quel dritto è capace di schiantare chiunque. E Federer ne sa qualcosa…
QUI risultati del doppio maschile e del doppio misto
QUARTI DI FINALE
[1] R Federer (SUI) vs [10] J Isner (USA)
[5] J Tsonga (FRA) vs [2] N Djokovic (SRB)
[3] A Murray (GBR) d [11] N Almagro (ESP) 64 61
[15] K Nishikori (JPN) vs [8] J del Potro (ARG)
SEMIFINALI
[1] R Federer vs [8] J Del Potro
[3] A Murray vs [2] N Djokovic