Il rinvio dei Giochi potrebbe significare almeno un altro anno sul circuito dello svizzero, voglioso di tornare a competere per una medaglia dopo il forfait a Rio del 2016.
Non tutti i mali vengono per nuocere, verrebbe da dire. Il rinvio dei Giochi di Tokyo dal 2020 al 2021, i primi della storia a disputarsi in un anno dispari, ci fa capire la dimensione dell’emergenza coronavirus. Comprensibile il dispiacere di diversi atleti che già pregustavano la magia dell’Olimpiade nipponica: da Gianmarco Tamberi, costretto a saltare Rio per infortunio e adesso ritrovatosi a contare i giorni sino al prossimo anno, a Federica Pellegrini (che ha rassicurato di voler farsi trovare pronta) passando per una sconsolata Tania Cagnotto che, al contrario, ha già annunciato di avere tantissimi dubbi. Diversa la situazione nel tennis: sia chiaro, una medaglia ai Giochi olimpici non ha – e probabilmente non avrà mai – il valore di uno Slam ma l’importanza dell’appuntamento a cinque cerchi è stata rivalutata col passare degli anni anche dai big e fa gola a molti. E così, nella sfortuna, il Tour potrebbe giovare di un altro anno di Roger Federer. Nonostante lo svizzero non abbia in alcun modo lasciato intendere il momento del doloroso ritiro, in tanti temevano l’addio dopo l’Olimpiade di Tokyo. Il venti volte campione Slam si cancellò da Rio per l’infortunio al ginocchio e aveva confessato la voglia di tornare a rappresentare il proprio Paese in Giappone per dare la caccia a quell’oro in singolare che ancora manca nella sua pluridecorata bacheca: “Ho parlato con il mio team per mesi su cosa fare nell’estate tra Wimbledon e Us Open – scriveva Roger – Sono stato portabandiera ad Atene e Pechino, ho un oro e un argento e non vedo l’ora di giocare nuovamente per la Svizzera“. Il tutto mentre Stan Wawrinka ci mette il carico, pubblicando sui social la foto con il metallo più pregiato al collo con il suo compagno di doppio e la descrizione “See you in 2021”. I fan si appellano a questi piccoli segnali nella speranza che il sacro fuoco non si spenga all’improvviso. Dopo un’altra operazione al ginocchio c’è infatti più di qualche punto interrogativo sulle condizioni fisiche di Federer al rientro sul circuito. Tutto sommato, paradosso dei paradossi, un’eventuale cancellazione della stagione su erba potrebbe dare allo svizzero quel motivo in più a scendere in campo con 40 primavere da compiere il prossimo agosto: immaginare un suo ritiro senza un ultimo ballo a Wimbledon potrebbe essere un uno-due insopportabile.