Siamo stati i primi ad accorgerci che qualcosa bolliva in pentola. Qualche giorno fa, Tennis Italiano vi ha dato notizia del rapporto tra il Mutua Madrid Open e la capitale spagnola. Il torneo funziona, ma l'accordo scade nel 2021 e non è ancora stato rinnovato. Visto che le parti sono ancora lontane, gli organizzatori hanno lasciato intendere che potrebbero "aprire" ad altre città. E allora, mettendo insieme alcune dichiarazioni di Ion Tiriac, la pista che portava a Berlino sembrava decisamente la più concreta. E ve l'avevamo detto. Adesso, un'indiscrezione raccolta da ABC racconta che martedì scorso una delegazione tedesca si è presentata alla Caja Magica per discutere del possibile spostamento, mettendo sul tavolo una prima bozza di offerta. Ma andiamo con ordine: dopo le dichiarazioni di Tiriac e Gerard Tsobanian, parecchie città hanno attivato le antenne, ingolosite dalla possibilità di un business importante. “La nostra ferma intenzione è restare a Madrid – ha detto Tsobanian – però se non ci volessero più, non abbiamo altra scelta che andare altrove”. L'opzione tedesca, in questo momento, è la migliore alternativa qualora la giunta comunale di Madrid, guidata dalla sindaca Manuela Carmena, non sia “all'altezza delle circostanze”. Ovviamente, la notizia di un interessamento straniero ha accelerato l'incontro tra gli organizzatori e gli amministratori. Obiettivo: gettare le basi per un rinnovo dell'accordo. Come detto, nelle ultime settimane il Consiglio Comunale di Madrid ha barcollato sulla possibilità di mantenere il torneo. Luis Cueto, coordinatore dell'ufficio del sindaco, ha detto di non voler negoziare per non compromettere il prossimo governo (in effetti, l'attuale consiglio ha ereditato accordi siglati dalle precedenti amministrazioni). Da parte sua, la portavoce del Consiglio Rita Maestre ha detto che il comune avrebbe cercato di strappare un accordo di durata più breve rispetto all'attuale (10 anni). Dopo le notizie trapelate in questi giorni, gli stessi soggetti hanno informato che tutte le forze politiche si riuniranno per arrivare a un accordo e mantenere il tennis alla Caja Magica.
QUEI SUGGERIMENTI A BECKER
Da parte sua, Tsobanian vuole che sia riconosciuta la serietà del torneo: “Dopo 17 anni, in cui Madrid ha organizzato un evento consolidato e ben identificato con la città, non credo che si debba parlare di un limite di tempo. Bisogna raggiungere un accordo a tempo indeterminato”. Per supportare la sua tesi, ha parlato di Roland Garros e Wimbledon, indissolubilmente legati alle loro città, peraltro senza dimenticare eventi extra-tennistici come l'Augusta Masters di golf o il Gran Premio di Formula 1 a Monte Carlo. “In questi casi nessuno discute. Tutti conoscono i benefici che generano. Questo è il punto su cui dobbiamo discutere con i responsabili di Madrid: il nostro torneo deve restare per sempre”. In altre parole, Tsobanian tende a escludere un accordo che abbia un durata inferiore rispetto all'attuale. Il rinnovo, se ci sarà, deve essere di almeno dieci anni. In questo momento, il Mutua Madrid Open è il terzo evento cittadino per afflusso economico in città. Il giro d'affari è di 107 milioni di euro e attira circa 260.000 spettatori, di cui il 22% provenienti dall'estero, i quali hanno una permanenza media di quattro giorni. In questo momento, soltanto il FITUR (Fiera Internazionale del Turismo, 240 milioni) e la Fiera dei Prodotti Farmaceutici (CPHL Worldwide, 150 milioni) hanno un impatto economico maggiore, pur attirando meno persone. Dal 2009, data dall'approdo alla Caja Magica, il pubblico a Madrid è cresciuto del 29,1%. Dati importanti, ma se la città non accetta di investire circa 10 milioni all'anno, non è detto che siano sufficienti. Che Berlino fosse interessata era quasi automatico: è l'unica capitale di un grande paese europeo a non avere un torneo di livello, Ion Tiriac conosce bene la Germania e poi, in teoria, potrebbe esserci una figura-garante come Boris Becker. Come vi abbiamo già detto, Tiriac aveva invitato pubblicamente Becker a parlare con gli amministratori di Berlino per capire se c'è la volontà a investire una cifra a otto zeri. Sembrava un consiglio disinteressato. Invece, probabilmente, c'era già qualcosa sotto.