Londra non ha nessuna intenzione di perdere le ATP Finals. Qualche giorno fa via abbiamo spiegato come il processo di decisione per la nuova sede sia molto complesso e debba tenere in considerazione diversi fattori. Anche la permanenza alla 02 Arena è un'opzione, soprattutto per la bontà dell'impianto, perfetto per un evento del genere e collocato in una città “centrale” per la geopolitica tennistica. Tuttavia, i dati dell'ultima edizione lanciano un piccolo allarme: nonostante il generale successo della manifestazione, c'è stato un lieve calo di pubblico. Hanno assistito gli otto giorni di casa 243.819 spettatori, con una riduzione di quasi 10.000 unità (9.823) rispetto allo scorso anno. Strano, perché tutto sommato hanno avuto Roger Federer (l'acchiappapubblico per eccellenza) fino al sabato, nonché due personaggi di valore come Novak Djokovic e Alexander Zverev. Va detto che mancavano i due latinos più carismatici: Rafael Nadal e Juan Martin Del Potro. E si sa quanto possa essere calorosa (e numerosa) la presenza degli spettatori di lingua spagnola. Senza dimenticare l'assenza, per il secondo anno consecutivo, dell'idolo di casa Andy Murray. Per questo, dunque, il giudizio deve essere rimandato in vista delle prossime due edizioni. I numeri del 2018, tuttavia, hanno consentito al Masters di superare i due milioni e mezzo di spettatori nelle dieci edizioni londinesi.
IL DURO COMPITO DEI GIOVANI
Più in generale, il 2018 è stato il secondo anno in cui i 64 tornei ATP hanno raccolto più spettatori in loco, dopo il picco dello scorso anno. 4,57 milioni di persone hanno varcato i cancelli dei tornei da Brisbane a Parigi Bercy. Rimane da capire se il lieve calo rispetto allo scorso anno sia fisiologico, oppure rappresenti una tendenza. Per quanto l'ATP abbia scelto di accompagnare il progetto con regole discutibili, va detto che la campagna “Next Gen” si sta rivelando piuttosto efficace per promuovere nomi e personaggi nuovi. Giorno dopo giorno, cresce il seguito e l'attesa per i risultati dei vari Zverev, Tsitsipas, De Minaur, Shapovalov e tutti gli altri. Bisognerà capire se riusciranno a garantire la tendenza degli ultimi anni. Tra qualche anno scopriremo se l'affluenza del pubblico e la crescente audience televisiva era dovuta alla crescita di popolarità del tennis o dalla presenza di alcuni giocatori dall'immensa popolarità. Sulla futura sede del Masters, sarà interessante verificare se la piccola inversione di tendenza del pubblico avrà influenza sulla candidatura di Londra. Nel frattempo, l'ATP ha presentato alcuni numeri complessivi sulla stagione 2018, compresi quelli raccolti sulle varie piattaforme digitali. Vale la pena segnalare i più importanti.
8.500.000 – Il montepremi, in dollari, delle ATP Finals. Dovranno sbrigarsi ad aumentarlo, visto che dall'anno prossimo le WTA Finals ne offriranno ben 14.
4.571.625 – Gli spettatori complessivi dei 64 tornei ATP nel 2018. Di tratta del secondo miglior dato di sempre dopo il 2017.
2.561.084 – Gli spettatori complessivi nelle dieci edizioni del Masters giocate a Londra. Con una media annuale di 256.000 unità, significa che i numeri del 2018 non sono troppo soddisfacenti.
358.472 – Il numero di persone che hanno messo piede alla 02 Arena durante il torneo. Oltre 100.000 soggetti non hanno seguito il torneo, ma hanno contribuito ad aumentare il giro d'affari frequentando bar, ristoranti e il lussuoso centro commerciale.
243.819 – Il numero di biglietti effettivamente staccati per seguire il torneo del vivo.
28.700 – Le sterline raccolte dall'ATP e donate all'UNICEF per sostenere i bambini in pericolo in giro per il mondo. Ogni ace avrebbe garantito 100 sterline: i giocatori ne hanno tirati 287.
110 – Il livello più alto di decibel fatto registrare dall'applausometro inserito nella 02 Arena per misurare l'intensità degli applausi de pubblico. Il picco è stato registrato durante il match tra Roger Federer e Kei Nishikori dell'11 novembre.