Mirra Andreeva, avversaria di Jasmine Paolini a Madrid, ha le idee chiare sugli obiettivi di fine stagione. Conchita Martinez, suo nuovo coach, la aiuterà a raggiungerli

Oggi Mirra Andreeva compie 17 anni ma prima di festeggiare dovrà scendere in campo contro la nostra Jasmine Paolini negli ottavi di finale del Masters 1000 di Madrid.

“Non ho voglia di festeggiare nulla – dice in realtà la russa – capita sempre così quando sono ai tornei, magari dopo il match andrò al ristorante”.

Una vittoria contro Jas le regalerebbe il miglior piazzamento fin qui raggiunto in un Wta 1000 e, naturalmente, qualche posizione in classifica – da 42 a 39, con la possibilità di migliorare ulteriormente dovesse poi nuovamente vincere – mettendo nel mirino il best ranking di febbraio, numero 33, agguantato dopo la splendida campagna australiana.

Per la Andreeva, tuttavia, i numeri sono solo una conseguenza della sua vertiginosa progressione: destinati dunque a scalare anche con una certa velocità. Non a caso è stata scelta nel 2023 dalla Wta come “Newcomer of the Year”.

A Madrid si è fatta strada eliminando al terzo turno la vincitrice di Wimbledon Marketa Vondrousova; prima ancora si era vendicata di Linda Noskova, che aveva fermato la sua corsa ai quarti di Brisbane, a inizio anno, e dell’americana Towsend.

La partnership con Conchita Martinez, al suo fianco da poche settimane, sembra insomma già riversare su di lei un’influenza positiva: “Sento che Madrid è un posto in cui mi sento forte! Con Conchita abbiamo iniziato a lavorare di recente, ma per quanto sia un breve periodo, mi sembra già di stare con lei da molto tempo. Mi piace molto l’atmosfera che si respira insieme. Mi piace il fatto di riuscire a separare il campo da ciò che accade fuori. Sappiamo entrambe come farlo perché lei ha molta esperienza. Condivido con lei anche i miei sentimenti, le mie emozioni, e Conchita cerca di fare tutto ciò che è meglio per me. Mi piace molto lavorare con lei”.

Le strade con la Martinez si sono incrociate dopo un break forzato dovuto a un infortunio al polso a Indian Wells, circostanza che le ha permesso di prendersi del tempo per riflettere.

“In questo periodo in cui non ho giocato tornei, abbiamo cercato di migliorare la parte fisica e tecnica. Ho cercato di pensare anche a cosa posso migliorare dal punto di vista mentale, perché sento che se miglioro questo aspetto sarà difficile superarmi”. E la tenacia con cui si è battuta al primo turno contro la Towsend ne è la dimostrazione.

Grinta e determinazione che sono stati notati da uno che di battaglie sul campo se ne intende. Il suo atteggiamento, in Australia, aveva ricevuto l’approvazione di Andy Murray: un commento social tanto apprezzato da Mirra da venire incorniciato e diventare per lei una sorta di amuleto da portarsi in campo ad ogni match, ben custodito nella sua borsa.

Nel match di oggi si troverà di fronte un’avversaria nel suo miglior momento di forma, a giudicare anche dalla convincente prestazione contro Caroline Garcia, sconfitta in due facili set in poco più di un’ora.

Una sfida interessante, tra due giocatrici in forte ascesa, che hanno per il 2024 obiettivi molto ambiziosi: la qualificazione al Masters di fine anno per la Paolini, l’ingresso in top ten per la Andreeva.