Elimina al terzo turno degli Australian Open Grigor Dimitrov e conquista per la prima volta in carriera gli ottavi di finale in uno Slam. Vi raccontiamo chi è Nuno Borges

Nella settimana del triste divorzio tra Mourinho e (la) Roma, c’è un altro portoghese che si sta facendo notare. E’ Nuno Borges, classe 1997, nativo di Maia nella valle del Douro, famosa per il vino. Questa mattina ha letteralmente ubriacato a colpi di servizio (21 ace e 11 palle break annullate su 12) e con i suoi veloci colpi da fondocampo uno dei giocatori più in forma del circuito, quel Dimitrov reduce dal successo di Brisbane e imbattuto da sette partite.

Nuno – che a Melbourne aveva superato in precedenza Marterer e Davidovich Fokina – è arrivato così per la prima volta, dopo sette tentativi, negli ottavi di uno Slam, eguagliando il record di Joao Sousa, unico compatriota – uomo o donna – a spingersi tanto in alto (negli Us Open del 2018 e a Wimbledon l’anno dopo). Terra di grandi navigatori, scrittori e calciatori, il Portogallo non ha infatti una grande tradizione nel tennis, il migliore è stato proprio Joao Sousa, ancora in attività a quasi 35 anni, bravo a conquistare quattro titoli Atp e ad issarsi fino al 28º posto del ranking. Da parte sua Borges non vuole rassegnarsi al labirinto di una vita da mediano, priva finora di grandi imprese. «Sono molto competitivo – ripete spesso – odio la sconfitta, qualunque sport stia praticando. Ricordo ancora la disperazione per un torneo liceale di badminton, perso in finale. Andai fuori di testa, non parlai per giorni».

Tre anni nella Mississippi State University (da dove è uscito con una laurea in chinesiologia), vincitore nel 2023 di tre tornei Challenger, ha battuto finalmente un Top 20 della classifica (Dimitrov è 13º) sfruttando al meglio gli inopinati errori del bulgaro, capace di sprecare un vantaggio di 5-2 al quarto set e soprattutto un set ball nel tie break con un doppio fallo. Tifoso del Porto, appassionato della musica dei Coldplay, figlio di un ex giocatore di pallavolo, Nuno non è mai salito oltre la 63ª posizione Atp (attualmente è 69º) ma la classifica live lo pone già al 47º posto. Ora negli ottavi lo aspetta Daniil Medvedev, testa di serie numero 3, mai affrontato finora. Il pronostico è chiaramente chiuso ma chissà, forse Borges non ha finito di stupirci. «E’ incredibile essere ancora qui, nella seconda settimana di un Open – ha detto subito dopo la vittoria – ma non voglio festeggiare, devo restare concentrato per il prossimo incontro. Il mio coach, Machado, mi dice sempre che non si vince quando vuoi vincere, ma quando sei bravo a riuscirci. Avanti così».