La sfida numero 60 dell’eterna rivalità è stata per lunghi tratti a totale appannaggio del serbo, che ha regolato Nadal in due set e senza particolari difficoltà

L’appuntamento con la storia che i fan di tutto il mondo si sono dati sul Philippe Chatrier ha regalato meno spettacolo di quel che era lecito aspettarsi, o per lo meno desiderare. La sfida numero 60 tra Novak Djokovic e Rafael Nadal viene vinta dal tennista serbo con il punteggio di 6-1, 6-4 in un’ora e tre quarti di gioco. Un successo che vale doppio per la testa di serie numero uno del torneo, perché non soltanto mette un ulteriore mattoncino in suo favore nella rivalità con Nadal – lo score è ora di 31-29 contando tutti i precedenti – ma gli consente anche di proseguire nella corsa all’Oro Olimpico, vero obiettivo della stagione di Djokovic.

Il primo set è una sorta di esecuzione da parte di Djokovic, che non lascia assolutamente nulla al caso e chiude il parziale con due break e un netto 6-1 che Nadal ha subito sulla terra parigina solamente in altre due occasioni (sempre Nole nel 2015 e Federer nel 2006). Troppe le difficoltà al servizio per lo spagnolo che non riesce a spingere come dovrebbe con le gambe e un rendimento con la prima con il 62% dei punti che non è sufficiente per tenere testa al serbo, che dal canto suo ottiene il 92% dei punti con lo stesso colpo (12/13).

Quello che accade nel secondo set è una sorta di “bonus track”, come quando al termine di un disco vorresti ascoltare ancora una canzone. Le sorti del match sembrano decise con Djokovic che sale 4-0 con un doppio break di vantaggio, controllando il gioco soprattutto dal lato sinistro del campo grazie al rovescio che gioca sia in lungo linea che a incrociare. D’improvviso però i colpi del serbo diminuiscono d’intensità, c’è qualche errore di troppo – il solito smash tra gli altri – ed ecco che Nadal torna nuovamente in partita, anche in virtù di una maggiore facilità nel leggere i tanti contropiedi che Djokovic ha proposto fino a quel momento. Lo spagnolo strappa due volte il servizio e il punteggio torna così sul 4-4, prima però di cedere ancora una volta al servizio che porta Nole a servire per il match. La partita si chiude con il quinto ace della partita del serbo che vale l’accesso agli ottavi di finale, con l’abbraccio a fine partita tra i due che – forse – vale molto di più di quanto visto nel match.