A 181 giorni dal ritiro dal torneo di Wimbledon, Novak Djokovic è tornato a giocare un match, nel classico torneo d'esibizione del Kooyong Lawn Tennis Club. La vittoria per 6-1 6-4 su Dominic Thiem ha mostrato una situazione positiva, che dovrebbe convincerlo a partecipare all'Australian Open. Nelle prossime ore la decisione.Era talmente felice che non riusciva a smettere di ridere come un bambino, né durante il match d’esibizione con Dominic Thiem al Kooyong Classic, né nella successiva intervista post-match. Basta quello per capire quanto Novak Djokovic avesse voglia di tornare a calcare un campo da tennis. Voleva farlo ad Abu Dhabi, ma qualche dolore al gomito l’ha fermato, con uno spavento tale da spingerlo a mettere di nuovo tutto in discussione. Per fortuna, la presunta ricaduta si è rivelata molto meno grave del previsto e “Nole” ha dovuto aspettare solo una decina di giorni in più, fermando a 181 il conteggio delle X nere sul calendario. Per il ritorno vero e proprio bisognerà aspettare l’Australian Open, ma dopo sei mesi senza tennis i suoi tifosi e lui stesso possono essere molto felici del 6-1 6-4 rifilato a Dominic Thiem sui campi dello storico Kooyong Lawn Tennis Club, che dopo aver perso l’Australian Open (migrato nel 1988 a Melbourne Park, a una manciata di chilometri di distanza) è diventato la sede di uno dei tanti eventi di esibizione pre-Slam. Il valore del risultato conta poco, perché il ritmo di gioco non è paragonabile a quello di un incontro “vero”, ma Djokovic è parso in buone condizioni e – a occhio – non ha incontrato particolari problemi al gomito. Un buon segnale in chiave Australian Open: l’ex numero uno del mondo non ha ancora ufficializzato la sua presenza, spiegando che avrebbe fatto una sorta di prova fra Kooyong e Tie Break Tens, per poi decidere come procedere. Visto che il sorteggio del tabellone è in programma per giovedì alle 19 australiane, dovrebbe farlo in fretta, e l’esito del match con Thiem lascia ben sperare.
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MELBOURNE SI AVVICINA
Djokovic ha giocato l’intero match col braccio destro coperto da quella sorta di calza utilizzata spesso da Kyrgios e Raonic. E i più attenti avranno notato anche un cambio… ai piedi. Dall’inizio della stagione Novak indossa scarpe Asics, dopo che sia nel periodo con Uni Qlo sia nei primi mesi con Lacoste aveva continuato con calzature Adidas, le stesse che lo accompagnavano sin dai tempi del suo ingresso nel Tour. “È la prima volta nella mia vita che gioco con l’arm sleeve sul braccio. Sto provando – ha scherzato – a rubare i segreti a Nick Kyrgios, per imparare a servire come lui. Sto provando a fare tutto il possibile per avere il braccio pronto per l’Australian Open. Sono felicissimo di essere tornato a giocare e di essere tornato in Australia. Volevo riprendere già nella prima settimana dell’anno, ma il mio braccio non era pronto. Devo ammettere che è stato frustrante, dopo 5 mesi e mezzo fuori, dovermi fermare ancora. Ma il torneo che conta è l’Australian Open, ed è per quello che spero di essere pronto. Per me non è stato un periodo facile, e gli infortuni sono probabilmente il più grande nemico di noi atleti. Quando capitano non ci si può fare nulla: bisogna solo cercare di fare il massimo per tornare in pista. Sono passati sei mesi dal mio ultimo match, ma non ho mai pensato di che non sarei più tornato”. Dopo il match al Kooyong Classic, Djokovic si è spostato a Melboure Park per il Tie Break Tens, in cui ha perso per 10/6 contro Lleyton Hewitt. Risultato che pare strano, ma in un match d’esibizione con l’agonismo ridotto ai minimi termini ci può stare eccome. Di sicuro, difficilmente influenzerà le scelta di “Nole” in vista di Melbourne.