Novak Djokovic, grazie al successo roboante ottenuto su Andrey Rublev (6-1 6-2 6-4), si è qualificato per le semifinali degli Australian Open, 44esima volta per lui in un torneo del Grande Slam: le sue parole in conferenza stampa
Novak Djokovic, grazie al successo roboante ottenuto su Andrey Rublev (6-1 6-2 6-4), si è qualificato per le semifinali degli Australian Open, 44esima volta per lui in un torneo del Grande Slam: 12 volte agli US Open, 11 volte a Roland Garros e Wimbledon, 10 volte a Melbourne, dove non ha mai mancato il titolo nelle precedenti 9 occasioni in cui ha superato i quarti di finale. Intervistato in conferenza stampa, l’ex numero 1 del mondo si è detto soddisfatto del livello di gioco espresso fino a questo momento.
“Non posso ancora dire di star giocando il mio miglior tennis – ha affermato il 35enne di Belgrado –, perché qui ricordo di aver espresso un livello altissimo in certe circostanze. Nelle ultime due partite, battere due grandi rivali come Alex [de Minaur] e Andrey [Rublev], per giunta farlo in tre set, manda un messaggio forte e chiaro al resto dei miei rivali nel tabellone. Quando gioco così, il mio livello di fiducia aumenta. Mi sento bene e mi sento meglio man mano che il torneo progredisce. Non ho mai perso una semifinale degli Australian Open, spero di poter dar seguito a questo trend positivo”.
Dopo l’esclusione di un anno fa, Djokovic sembra davvero determinato a far suo quel decimo titolo per cui non ha potuto competere dodici mesi fa. “Non credo che mi sia mai mancata la determinazione. Do sempre il massimo, soprattutto nei Grand Slam, perché a questo punto della mia carriera sono i tornei che mi interessano di più. Tuttavia, potremmo dire che quest’anno ho un bonus di motivazione: un po’ per il dolore al tendine, un po’ per tutto quello che è successo l’anno scorso. Voglio ottenere un gran risultato e non potrei chiedere di meglio rispetto alla posizione nella quale mi trovo ora”.
Prossimo ostacolo, lo statunitense Tommy Paul, alla prima semifinale Slam della sua carriera: “Non l’ho mai affrontato, ma so come gioca. È sul circuito da un paio di anni e l’ho visto giocare molto spesso, specialmente in questo torneo. Probabilmente sta giocando il miglior tennis della sua vita. È un tennista molto esplosivo, molto dinamico, solido con il rovescio e veloce nel gioco di gambe. Gli piace mettere i piedi in campo e dettare il gioco con il suo dritto. Ha degli ottimi colpi ed possiede una buona varietà, è in grado colpire in tutti gli angoli del campo, è molto completo. Ha anche un allenatore che è stato con diversi tennisti molto bravi. Non ha niente da perdere, quindi immagino che cercherà di giocare il suo miglior tennis”.