Il 24 volte campione Slam non ha avuto particolari difficoltà a superare Grigor Dimitrov, con il bulgaro che ha pagato forse troppo a caro prezzo le tante ore spese in campo nei giorni scorsi

Novak Djokovic approda in finale al Masters 1000 di Miami e domenica potrà scendere in campo per conquistare il titolo numero 100 della sua carriera. Senza storia la sfida contro Grigor Dimitrov, con il serbo che si è imposto nettamente con il punteggio di 6-2, 6-3 in un’ora scarsa di gioco e attende ora uno tra Jakub Mensik o Taylor Fritz. Il successo odierno consente a Djokovic di eguagliare il record di Roger Federer e diventare appena il secondo giocatore nella storia a raggiungere una finale nel circuito maggiore per 20 stagioni consecutive (2006-2025): la numero 60 a livello Masters 1000 e la 142 a livello ATP.
Dimitrov probabilmente ha pagato troppo in termini di condizione fisica le tante ore passate in campo nei giorni scorsi, nonostante l’inizio di partita sembrava sorridere al bulgaro. Un break nel game d’apertura poteva infatti far sperare in una partita lottata e con un Dimitrov che potesse trovare delle energie extra per affrontare il suo avversario odierno. Djokovic invece realizza immediatamente il contro break e psicologicamente infligge un primo duro colpo al tennista bulgaro, che non riesce a trovare un modo per poter impensierire l’avversario e nel corso del sesto gioco cede una seconda volta il servizio per il 6-2 che decide il parziale. Al di là delle difficoltà di Dimitrov va sottolineata l’ottima prestazione di Djokovic, che riesce a esprimere il suo tennis fatto di ritmo e di colpi in profondità senza grande difficoltà, con la prima di servizio che è entrata l’89% delle volte portando in media tre punti su quattro.
Nel secondo parziale l’inerzia del match è totalmente dalla parte di Djokovic, e il break in suo favore arriva piuttosto prematuramente per salire 3-0 e trovarsi in vantaggio di un set e di un break in meno di un’ora di gioco. Dimitrov prova a fare qualcosa nel settimo gioco, sul 30-30 imbastisce un lungo scambio che però non riesce poi a concretizzare e non riesce a trovare la prima palla break del set e si ritrova sotto 2-5 e a servire per rimanere nel match. Il bulgaro riesce a salvare un match point e tenere il suo ultimo turno di battuta, prima di arrendersi nel game successivo con Djokovic che tiene a trenta il servizio e si regala per l’ottava volta la finale nel Masters 1000 di Miami.