L'entourage del serbo ha preso contatto con la Lawn Tennis Association, chiedendo la disponibilità di una wild card per l'Aegon International (al via il prossimo 26 giugno). Ovviamente, gli hanno detto sì. “Ci sta pensando, deciderà entro 48 ore” fanno sapere dal suo staff. La voglia di rimettersi in gioco in un torneo senza top-20 ATP.

Certe cose non vanno più di moda. Ad esempio, gli impegni agonistici dei top-players nelle settimane precedenti a uno Slam. Un tempo era normale: per intenderci, negli anni 70 il Roland Garros si giocava subito dopo gli Internazionali d'Italia. Ma oggi, con il professionismo sfrenato, chi vuole vincere uno Slam preferisce arrivare in loco qualche giorno prima, allenarsi e trovare il giusto feeling con campi, palline, condizioni generali. I tornei ATP-WTA, dunque, si devono accontentare di un campo di partecipazione “medio”. Quest'anno, tuttavia, potrebbe cambiare qualcosa con la presenza di Novak Djokovic all'ATP 250 di Eastbourne. La notizia trapela da giovedì, tra conferme e mezze smentite. Secondo il Times, il serbo ha ricevuto l'offerta di una wild card e non ha rifiutato. “Deciderà nelle prossime 48 ore – ha detto un suo portavoce – la scelta non è ancora presa, ma sta prendendo in considerazione l'ipotesi di giocare questo torneo”. A parte l'esibizione Boodles Challenge, il serbo non gioca da sette anni un torneo di avvicinamento a Wimbledon.

NEANCHE UN TOP-20 ATP
La sua ultima apparizione risale al 2010, al torneo del Queen's (nella foto in alto, ndr). Secondo la versione britannica di “Metro”, che cita un portavoce LTA (proprietaria dell'evento), sarebbe stato il team di Djokovic a contattarli per avere informazioni su una possibile wild card. Ovviamente, c'è stata massima disponibilità: la presenza del serbo garantirebbe un clamore mediatico che Eastbourne non ha mai avuto. Tra l'altro, il torneo di Devonshire Park torna quest'anno nel circuito ATP dopo che nel 2015 e nel 2016 era stato sostituito da Nottingham. Secondo la stampa di Easbourne, dopo che il clan Djokovic ha preso contatto con la LTA, gli organizzatori gli hanno subito offerto la wild card. Come ogni torneo pre-Slam, Eastbourne terminerà al sabato in modo da dare ai finalisti un giorno in più per recarsi a Wimbledon. A prescindere dalla decisione finale, è una buona notizia che Djokovic abbia voglia di mettersi in discussione, ripartendo da un piccolo torneo. Meglio così che prendere in considerazione la pericolosa ipotesi di uno stop. In questo momento, l'entry list di Eastbourne non prevede top-20 ATP. Ranking alla mano, i più accrediati sono Pablo Cuevas, John Isner e Steve Johnson. Buoni giocatori, ma certamente più abbordabili di quelli che si divideranno, nei prossimi giorni, tra Queen's e Halle.