Il serbo perde nuovamente il primo set, poi chiude per 4-6 6-2 6-2 contro Monaco. Lezione di Wawrinka a Murray: 6-1 6-2 in 58 minuti. Nieminen beffa Del Potro al tie-break del terzo. Nadal facile su Kohlschreiber… di MARCO CALDARA

di Marco Caldara foto Getty Images

Quando Andy Murray ha detto di puntare al successo al Roland Garros, forse, in fondo in fondo, era il primo a sapere di averla sparata grossa. Se invece le sue ambizioni erano reali, sono state parecchio ridimensionate oggi, agli ottavi di finale del Masters 1000 di Montecarlo. Sulla terra del Centrale, il baronetto di Dunblane ha subìto una severa lezione da Stanislas Wawrinka, che a suon di accelerazioni di rovescio l'ha sballottato da una parte all'altra del campo per 58 minuti. Tempo sufficiente a produrre il 6-1 6-2 con cui lo svizzero ha avuto la meglio, generando la prima grande sorpresa di questa edizione del torneo. Per Murray, che nei due precedenti sulla terra con Wawrinka non aveva mai conquistato un set, c'è l'attenuante del primo torneo stagionale sul rosso, ma non basta per giustificare un match così, costellato da una valanga di errori e figlio di una tattica troppo attendista.

Per il numero due elvetico, che proprio in terra monegasca ha ottenuto la sua unica vittoria con Federer (nel 2009, quando poi si spinse sino in semifinale), ci sarà domani Jo-Wilfried Tsonga, capace di lasciare solamente tre giochi a Jurgen Melzer nel primo match di giornata.

Ai quarti perdendo lo stesso numero di giochi anche il pluricampione Rafael Nadal e Grigor Dimitrov, mai così avanti in carriera in un '1000'. 'Rafa', a caccia del nono successo consecutivo sotto gli occhi del Principe Alberto, si è imposto per 6-2 6-4 su Philipp Kohlschreiber, mostrando una buona condizione e chiudendo senza concedere palle-break. Il suo rivale di domani, invece, l'ha spuntata con il medesimo punteggio ai danni di un altro tedesco: Florian Mayer, k.o. al termine di un match dall'alto tasso spettacolare.

Un'altra vittoria sofferta, invece, per il numero uno del seeding Novak Djokovic, nuovamente costretto alla rimonta. Come nel match di ieri contro Mikhail Youzhny, il serbo è partito al rilento, finendo subito sotto e cedendo la prima frazione, ma all'inizio del secondo parziale ha iniziato a ingranare, e per il rivale non c'è stato più niente da fare. 4-6 6-2 6-2 il punteggio finale, dopo 2 ore e 2 minuti di gioco testimoni della condizione non ottimale di 'Nole', comunque bravo ad approdare ai quarti.

E il suo cammino è probabilmente destinato a proseguire, perchè domani non si troverà di fronte Juan Martin Del Potro (che a Indian Wells gli aveva inflitto la prima sconfitta del 2013), bensì Jarkko Nieminen, meritatamente a segno sull'argentino. Dopo aver beffato al tie-break del terzo Milos Raonic, il finlandese ha fatto lo stesso oggi con 'Palito' (6-4 4-6 7-6), guadagnandosi il primo quarto di finale in carriera in un Masters 1000 sulla terra battuta (il quarto in totale). Dopo aver ceduto la prima frazione, il sudamericano ha reagito nel secondo, ma nel terzo non è riuscito a concretizzare un break di vantaggio. Dal 2-0 è finito sotto per 4-2, ha rimontato, ma nel successivo tie-break ha retto solo sino al 4-4, alzando bandiera bianca tre punti più in là. Domani, a partire dalle 10.30, i quattro match valevoli un posto in semifinale.

Aprirà Tsonga-Wawrinka, seguito da Dimitrov-Nadal. Poi sarà la volta di Fognini-Gasquet, mentre toccherà a Djokovic-Nieminen chiudere il programma.