Errani, Vinci e Fognini non vincono neanche un set nella canicola di Sydney. Preoccupa la portata della sconfitta della Errani. La tarantina è assolta, Fognini è ancora work in progress.
Il bel rovescio slice della Vinci non è bastato a sorprendere la Radwanska
 
TennisBest – 9 gennaio 2013

 
C’era grande attesa per la nottata di tennis italiano. Non poteva andare peggio. Tre partite, tre sconfitte, zero set vinti e sei persi. I risultati, nudi e crudi: Agnieszka Radwanska b. Roberta Vinci 6-4 7-5. Dominika Cibulkova b. Sara Errani 6-2 6-1. Marcel Granollers b. Fabio Fognini 6-2 7-6. Lato positivo: i nostri giocatori potranno recarsi immediatamente a Melbourne, dove è previsto un gran caldo (anche se Errani-Vinci hanno ancora il doppio). Lato negativo: la fiducia è quella che è. Sta meglio di tutti Roberta Vinci, che nell’Arena intitolata al grande Ken Rosewall è rimasta in campo per più di un’ora e mezza contro la Radwanska. La polacca si è lamentata del caldo, ma non voleva perdere contro l'azzurra dopo la batosta allo Us Open. E’ rimasta concentrata anche quando è andata sotto di un break nel secondo set, salvo acciuffare un posto in semifinale con il punteggio di 6-4 7-5. Rosewall tirava uno dei migliori rovesci di sempre: giocava con le racchette di legno, che obbligavano a colpi tagliati, con una sottile rotazione in slice. Il mitico “Muscle” sarà rimasto colpito dalle rasoiate della Vinci, così inusuali nel tennis di oggi. Ma “Aga” aveva troppa voglia di prendersi la rivincita.
 
Brutta sconfitta per Sara Errani, capace di raccogliere appena tre giochi contro Dominika Cibulkova in un derby tra piccolette. Lo scorso anno, nella finale del WTA di Barcellona, la romagnola vinse senza problemi. Stavolta è stata tradita dall’efficacia al servizio e dalla freddezza nelle palle break. Le statistiche sono impietose: la Errani ha portato a casa appena il 33% dei punti con la prima palla, ed ha trasformato una sola palla break su nove. Tremendo, soprattutto se rapportato al 5 su 6 di “Cipolletta” (traduzione letterale di Cibulkova). Confermare i quarti australiani dell’anno scorso sarà compito davvero improbo. Lo status di settima testa di serie dovrebbe tutelarla nei primi turni, ma potrebbe trovare un’avversaria insidiosa già al terzo turno. Dovrà lucidare la sua Excalibur (la racchetta Babolat che tanti benefici le ha portato nel 2012). Fognini ha pagato la scarsa incisività in risposta contro Marcel Granollers. Se lo spagnolo gli sta davanti in classifica, tuttavia, un motivo ci sarà. E risiede nelle due palle break trasformate contro le zero di Fognini e nella capacità di vincere il tie-break. La vittoria contro Dimitrov aveva alimentato qualche illusione, ma il bulgaro era ancora un po’ sballottato dopo le fatiche di Brisbane. Questa sconfitta conferma che c’è ancora da lavorare, in attesa della svolta che i suoi tifosi si aspettano da tempo.