INDIAN WELLS – Inarrestabile Dolgopolov: una prestazione strepitosa lo spinge in semifinale, la prima in un Masters 1000. Ha azzerato il servizio-bomba di Raonic! 
Dolgopolov ride, Raonic sembra dirgli: "Ma come diavolo hai fatto?"

Di Riccardo Bisti – 14 marzo 2014

 
Alexandr Dolgopolov ha trovato il meglio di sè. La semifinale a Indian Wells (ammesso che non vada oltre) lo porterà al numero 23 ATP, ancora lontano da un best ranking al numero 13, ma sta esprimendo il suo miglior tennis di sempre. E’ cambiato tutto. Le prime avvisaglie si erano viste a Rio de Janeiro, ma in California sta dando spettacolo. La vittoria contro Rafael Nadal potrebbe essere lo slancio per una nuova carriera, non soltanto l’exploit di una notte. Nel match successivo non ha subito contraccolpi contro Fabio Fognini, e nei quarti ha demolito Milos Raonic con l’insolito punteggio di 6-3 6-4. Quando il canadese è in campo, c’è la quasi certezza di vedere un tie-break. Invece l’ucraino ha disinnescato il suo servizio-bomba, rispondendo con una facilità quasi irrisoria. Grande impresa nel secondo set, quando si è trovato in svantaggio 3-0 ed è riuscito a strappargli il servizio per due volte di fila: fantascientifico. Non è stato facile, perchè nel secondo set ha avuto bisogno di sette palle break per aprire il tappo. Appena c’è riuscito, ha messo in mostra il secondo tempo dello show. Ogni sua partita è la massima espressione della cinematografia applicata al tennis. Il pubblico sa che sarà spettacolo. Come dentro a un film, gli incontri dell’ucraino portano con sè una trama, un’idea, un intreccio. Resti col fiato sospeso perchè non sai mai quando arriverà il turning-point. “Oggi sono stato abbastanza rapido – ha detto Dolgopolov – sono lieto di essere riuscito a rispondere più del solito contro un bombardiere come Milos. Lui serve alla grande e sapevo che dovevo riuscirci. Sono abbastanza soddisfatto di come ho anticipato il servizio e ho letto il suo lancio di palla. Ero davvero concentrato”.
 
Si è definito “abbastanza soddisfatto", come se pensasse di poter fare ancora meglio. Nella sua mente, “The Dog” non ha limiti. Forse è questo il suo segreto. L’intreccio del film è stata l’incredibile efficacia in risposta. Al primo turno, contro Edouard Roger Vasselin, il canadese aveva tirato 33 ace. Contro Dolgopolov ne ha sparati appena quattro, contro tre doppi falli. In altre parole, si è azzerata la sua risorsa più importante. Senza il servizio, Milos non vale la sua classifica, per quanto Riccardo Piatti si sia affiancato a Ivan Ljubicic per colmarne le lacune. L’impressionante prestazione del gatto ucraino è certificata dal canadese: “Penso di aver fatto le cose abbastanza bene. Speravo che, tenendo il giusto atteggiamento, il gioco sarebbe arrivato – ha detto Raonic – ma lui ha fatto le cose giuste, al momento giusto, sin dall’inizio della partita. Alexandr è stato indubbiamente un fattore sul perchè io abbia servito così male”. Per Dolgopolov è la migliore prestazione di sempre in un Masters 1000. Il suo miglior risultato erano i quarti ottenuti a Shanghai nel 2011.
 
“Sto giocando bene da tre settimane – ha detto l’ucraino, che sta seguendo le tristi vicende del suo paese – ma mi sento ancora abbastanza fresco. Oggi stavo bene fisicamente e ho la fiducia necessaria per prendere rischi e giocare un buon tennis. E poi….chissà. Ho battuto diversi buoni giocatori, quindi non vedo perchè non possa continuare a vincere. Sarà dura, perchè in semifinale restano soltanto ottimi giocatori, e tutti in buona forma”. Nel 2014, il suo bilancio contro i top-20 parla di sei vittorie e due sconfitte. Tra i top-50, è quello ad aver guadagnato più posizioni (26), ma è già certo di scalarne altre otto. Sono trascorsi 17 anni dall’ultima volta che un ucraino andava così avanti in un Masters 1000. L’ultimo fu Andrei Medvedev, vincitore ad Amburgo nel 1997. Curiosamente, era allenato proprio da Oleksandr Dolgopolov, il padre di Alexandr. Adesso l’ex giocatore sovietico è di nuovo al fianco del figlio, dopo che qualche anno fa si separarono in modo burrascoso: Alex mal sopportava il suo regime così rigido, quasi militare. Si accasò con Jack Reader e non si parlarono per sei mesi. Adesso sono tornati insieme e l’alchimia funziona. Per la gioia di chi vuole che il tennis sia anche commedia. O thriller. O poliziesco. O qualsiasi altra cosa. 

MASTERS 1000 INDIAN WELLS – QUARTI DI FINALE
Alexandr Dolgopolov (UCR) b. Milos Raonic (CAN) 6-3 6-4
Roger Federer (SUI) vs. Kevin Anderson (SAF)
Ernests Gulbis (LET) vs. John Isner (USA)
Novak Djokovic (SRB) vs. Julien Benneteau