di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Mentre sul Suzanne Lenglen andavano in scena le prodezze azzurre firmate da Fabio Fognini e Francesca Schiavone, sul Philippe Chatrier, prima Roger Federer e poi Novak Djokovic schiantavano i malcapitati avversari, rispettivamente Stanislas Wawrinka e Richard Gasquet.
Il match del giorno, non solo per i nipotini di Monsieur Chauvin, era rappresentato ovviamente dall’incontro tra il numero 1 del mondo in pectore, Novak Djokovic e il beniamino di casa Richard Gasquet, rivitalizzato dalla cura Piatti.
A dispetto di un punteggio (6-4 6-4 6-2) che lascerebbe intendere un andamento equilibrato quantomeno nei primi due parziali decisi da un solo break (nel 1° gioco del primo set, nel settimo del secondo), non c’è stata storia. Troppo concentrato, attento a non sprecare alcuna stilla di energia in quello che è il terzo giorno consecutivo in cui scende in campo, Nole concede appena 3 palle break (tutte nel sesto gioco del primo parziale) a un Gasquet che riuscirà a mettere assieme, in tutto il match, soli 12 punti in risposta. Tanto combattuti sono i turni di battuta del francese, costretto a tirare fuori dal cilindro autentici conigli, quanto a senso unico sono quelli del serbo. Basta guardare il saldo ampiamente positivo tra vincenti ed errori gratuiti (34 winners contro solo 15 “unforced”) per spiegare la straordinaria prestazione di Nole che, con questa vittoria, porta a 43 la serie di match senza sconfitte (2 nel 2010, 41 nel 2011). Davanti a lui ci sono solamente Ivan Lendl con 44 e Guillermo Vilas con 46.
Chissà se potrà migliorare questa striscia nei quarti di finale. Le condizioni, a dir poco menomate, di Fabio Fognini, infatti, potrebbero rallentare la scalata di Nole, se il ligure dovesse dare forfait.
Quella del serbo, però, non è l’unica striscia vincente d’attualità. Anche Roger Federer, grazie alla nona vittoria (su 10 incontri) ai danni del connazionale Stanislas Wawrinka, centra per la 28ª volta di fila i quarti di finale in uno Slam, distanziando definitivamente Jimmy Connors, fermo a 27. L’ultima volta in cui Federer ha fallito l’accesso ai quarti, risale all’edizione 2004 del Roland Garros, quando fu estromesso da Gustavo Kuerten nei sedicesimi.
Anche oggi Roger ha sfruttato al meglio il suo poderoso servizio, dominando i primi due parziali per 6-3 6-2. Una piccola flessione in apertura di terzo set ha consentito a Wawrinka di scappare sul 4-1 prima di subire il ritorno veemente di Federer che si è aggiudicato 6 gli ultimi 7 giochi, chiudendo con l’ottavo ace del suo incontro.
“All’improvviso ho dovuto fare i conti con le bizze del vento nel terzo set. Mi sembrava di giocare contro il vento invece che contro Stan” così Federer ha spiegato le incertezze palesate all’inizio dell’ultimo parziale, che nulla tolgono alla prestazione dell’elvetico, uno dei tre giocatori (assieme a Murray e Ljubicic che però hanno giocato un match in meno) a non aver ancora smarrito alcun parziale nel corso del torneo.
Ora affronterà nei quarti uno tra David Ferrer e Gael Monfils: "Ho già giocato qui contro Gael nel 2008, e questo mi rassicura. Non mi sembra di aver già giocato con Ferrer in uno slam, ma sulla terra rossa è sempre un avversario tosto, anche se conduco nei precedenti (11-0 per Federer, ndr)".
Roger dovrà attendere 24 ore per conoscere il nome del suo avversario. La lunghezza dei match vinti da Fognini e Schiavone, infatti, ha ritardato l’ingresso in campo di Ferrer e Monfils che, in due ore e 40 minuti, hanno portato a termine 3 set e un paio di giochi nel quarto, prima di arrendersi alle tenebre, intorno alle 21.30. Qualche istante prima del rinvio, il francese era stato vittima di una pesante caduta che, si spera, non finisca per pregiudicare la seconda parte del match, in programma domani, sempre sul Lenglen, al termine dell’ottavo meno nobile di questa edizione parigina, tra Alejandro Falla e Juan Ignacio Chela. Il transalpino conduce per due set a uno: 6-4 2-6 7-5 0-2 il punteggio per Monfils, la cui caduta nel finale ha agevolato il break con cui Ferrer ha riaperto un incontro interpretato dallo spagnolo con una frenesia inconsueta per lui. Lo spagnolo deve recriminare per non essere riuscito ad amministrare il vantaggio di 4-2 nel terzo, concedendo l’immediato controbreak al termine di un game inaugurato da un errore marchiano su una volèe di rovescio a campo aperto. Monfils, parso molto più lucido nelle scelte tattiche, è stato bravo ad approfittare nel migliore dei modi della scialuppa di salvataggio lanciatagli da un avversario che farà bene a riordinare le idee nel corso della nottata, se vorrà battere per la prima in carriera Gael, vincitore di entrambi i precedenti, il primo dei quali disputatosi proprio al Roland Garros tre anni fa a livello di quarti di finale.
Risultati Ottavi
[2] N Djokovic (SRB) d [13] R Gasquet (FRA) 64 64 62
[3] R Federer (SUI) d [14] S Wawrinka (SUI) 63 62 75
[7] D Ferrer (ESP) vs [9] Gael Monfils (FRA) 46 62 57 20
F Fognini (ITA) d A Montanes (ESP) 46 64 36 63 11-9
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