Bogdan Obradovic, ex capitano della Serbia di Coppa Davis, non è tenero con Novak Djokovic. E' molto deluso dalla recente condotta di Nole, il quale avrebbe perso la retta via per affidarsi alla meditazione e a un tipo di dieta poco adatta a un tennista. “La preparazione mentale va bene, ma bisogna allenarsi!”

Non è più il capitano di Coppa Davis, però Bogdan Obradovic continua ad essere una figura importante per Novak Djokovic. E anche se il posto in panchina è stato preso da Nenad Zimonjic, lui è sempre presente. E non le ha mandate a dire. Alla vigilia di Serbia-Spagna, con Djokovic che inaugurerà il programma contro Albert Ramos Vinolas, ha rilasciato un'intervista al quotidiano spagnolo “As”, in cui ha scagliato diverse frecciate al suo (ex?) pupillo. Obradovic dice di farlo per affetto, perché è sinceramente legato a Djokovic, e gli dispiace vederlo poco competitivo. “L'anno scorso ha trascorso settimane senza giocare a tennis – ha detto – poi ha ridotto la durata degli allenamenti. Infine ha dedicato più tempo alla meditazione che al campo da tennis, infilandosi in una dieta fantasiosa. Il tennis è così: se cambi racchetta, cambia il tuo gioco. Immaginate cosa succede se cambi mentalità”. Secondo Obradovic, l'ex n.1 ATP si è perso in un bosco, e non trova via d'uscita. “Prima gridava, adesso non esprime più emozioni, non trasmette energia. La famiglia? Mah. E' importante, ma guardate come gioca Federer con quattro figli…”.

“NOLE HA PROBLEMI CON SE STESSO"
​Impossibile non pensare al “guru” Pepe Imaz, che per Nole è diventato un punto di riferimento. “Lo conosco da tempo, non ho niente contro di lui e i suoi metodi. Allenare la mente è importante, però bisogna scendere in campo e colpire milioni di palline. Non è che puoi smettere di allenarti o cambiare dieta”. Tipico serbo, orgoglioso di patria e radici, Obradovic dice chiaramente quello che pensa e questo ha creato qualche contrasto con Djokovic. “Nole ha problemi con se stesso, non con me. Semplicemente, io lo metto davanti a suoi problemi. Gli ho già detto che può essere arrabbiato con me, ma non potrà mai esserci campo, torneo o spogliatoio dove potrà nascondersi e dirmi che non vuole vedermi. Sa che io voglio solo il meglio per lui, semplicemente dico quello che penso. Io sono il primo ad aver aperto un contrasto, adesso vediamo come reagisce. Per adesso ha ripreso a mangiare carne, il che è già qualcosa”. Senza avere più incarichi istituzionali, Obradovic è tornato ad allenare i ragazzini. Tra le mani ha un giovane di 13 anni di nome Hamad Medjedovic. A suo dire, ha più talento di quanto ne avesse Djokovic alla sua età. “E diventerà numero 1 del mondo. Sappiate che l'avevo detto in tempi non sospetti anche per Novak…”.