Djokovic, sceso in campo con un occhio bendato, completa il quartetto, battendo Roddick 6-2 6-3.Alle 15 Nadal-Murray. Federer-Djokovic alle 21

da Londra, Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Comunque vada sarà un successo. Slogan inflazionato ma che bene si addice a questo Masters che, dopo anni di vacche magre, si appresta a vivere la fase finale più interessante da più di un lustro a questa parte. Per ritrovare i primi 3 giocatori del mondo nelle semifinali delle Atp World Tour Finals bisogna tornare al 2004, quando addirittura tutte e prime le 4 teste di serie (Federer, Roddick, Hewitt e Safin) superarono la prima fase. Questa volta i “Fab 4” non corrispondono ai primi 4 della graduatoria a causa dell’intrusione parigina di Soderling, salito al numero 4 in luogo di Andy Murray, dopo il successo nell’ultimo Masters1000.

 

Bene ha fatto Andy Roddick, nell’ultimo match della fase a gironi, a non rompere le uova nel paniere agli organizzatori e allo stesso Djokovic, le cui fatiche sono durate appena 66 minuti: 6-2 6-3 il punteggio in favore del serbo, sceso in campo con una benda da pirata, sull’occhio che tanto lo aveva fatto penare nel precedente match contro Nadal. Oggi le lenti a contatto non hanno creato alcun problema al vincitore del Masters 2008. “Le ho incollate ai miei occhi stavolta” ha scherzato Nole, entrato in campo con le idee molto chiare: insistere sul rovescio dell’avversario e cercare di rispondere il più possibile.  

 

L’americano si procura già nel primo game una palla break ma se la gioca con troppa timidezza finendo per affondare in rete il rovescio. Non sa ancora che quella sarà l’unico breakpoint a disposizione in tutto l’incontro.

 

La resistenza dell’originario del Nebraska, costretto a vincere in 2 set per passare il turno, dura appena 3 giochi. Sfruttando i troppi errori dello statunitense, Djokovic si porta avanti di un break già nel 4° game (3-1). E’ l’inizio della fine per Roddick che, dopo l’incoraggiante primo game, non riesce più a impensierire il serbo alla battuta. Anzi, sarà un altro break in favore di Nole, a decretare la fine del primo set, per un 6-2 che chiude anzitempo qualsiasi discorso relativo alla qualificazione. Da questo momento in poi, il match è pura esibizione. Roddick non ha molta voglia di combattere e stancare Djokovic, facendo indirettamente un favore a Federer e, con un doppio fallo, regala al numero 3 del mondo, il break del 3-1 che decide le sorti del secondo parziale.

 

Si chiude una fase a gironi che non ha regalato particolari emozioni, se si eccettua il match tra Rafael Nadal e Andy Roddick, l’unico incontro (su 12) conclusosi al terzo set.

 

Da sabato, si spera, sarà tutta un’altra storia. Si parte alle 15 quando si sfideranno Rafael Nadal e Andy Murray: lo spagnolo è avanti 8 a 4 nei precedenti, con lo scozzese che, però, ha vinto l’ultima sfida giocata sul cemento dell’Open del Canada (6-3 6-4). A livello indoor si sono affrontati solo due volte: bilancio in parità con il successo di Nadal negli ottavi di Madrid 2007 e la vittoria di Murray nella finale di Rotterdam 2009, con lo spagnolo menomato in maniera evidente.

 

Alle 21 sarà la volta di Roger Federer e Novak Djokovic, di fronte per la 19ª volta in carriera: 12-6 il bilancio per lo svizzero che si è aggiudicato 3 dei 4 confronti diretti giocati nel 2010, a Toronto, Shanghai e Basilea.  Il serbo può, però, vantare il successo più prestigioso, la semifinale dell’Open degli Stati Uniti. A livello indoor, Federer conduce per 2-1 grazie alla vittoria in coppa Davis nel 2006 e nella finale di Basilea di qualche settimana fa, quando vendicò la sconfitta subita dallo stesso Djokovic nella finale del 2009. Comunque vada, sarà un successo.        

 


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