Il serbo conferma la sua superiorità su Tomas Berdych e regala il 2-2 alla Serbia. Dopo lo Us Open, "Nole" ha 24 vittorie di fila. Ma l'esito della Davis non dipende più da lui…
La grinta di Novak Djokovic ha regalato il 2-2 alla Serbia
Di Cosimo Mongelli – 17 novembre 2013
La vittoria di Nole Djokovic non era nemmeno quotata. Il serbo si trova in condizione fisica straordinaria, è mentalmente al top e può contare su un'intera (e chiassosa) nazione ad acclamarlo. Inoltre, il bilancio negli scontri diretti contro Tomas Berdych era imbarazzante (14-2). Dall'altra parte, il ceco aveva il vantaggio di giocare a cuor leggero: sapeva che anche una sconfitta non avrebbe precluso le possibilità di vittoria alla Repubblica Ceca. Proprio per questo se la gioca, ci mette cuore, rabbia e potenza. Per almeno due set, il match è piuttosto combattuto. La differenza la fanno soprattutto gli errori, anzi, gli orrori messi in mostra da Tomas, specie nel secondo set. Nel primo il ceco fa di tutto per rimanere a galla. Cancella due palle break nel quarto gioco, addirittura quattro nell'ottavo, nonostante il pubblico di casa faccia di tutto per innervosirlo al momento di servire. Da parte sua Nole concede pochissimo o nulla, ma continua a sprecare troppe opportunità. L'epilogo arriva nel decimo gioco, il più lungo ed estenuante di tutto l'incontro, ben 16 punti. Il n.2 ATP si procura quattro set point: i primi due vengono annullati da un ottimo Berdych, il terzo se lo divora letteralmente Nole, con un errore di diritto, ma sul quarto il ceco viene passato dal rovescio del serbo che dopo un'ora chiude per 6-4.
Il secondo set, dicevamo. Procede spedito sino al 4-4, quando Tomas si ritrova le prime due palle break dell'incontro che possono portarlo a servire per rimettere tutto in discussione. E qui fa tutto il ceco, specie sulla seconda, con un dritto a campo aperto sparato fuori. Ma i regali non sono finiti, pur essendo Natale ancora lontano. Si giunge al tie break. Tomas si procura un minibreak e sul 5 a 4 ha due servizi per vincere il secondo set. E dilapida come peggio non potrebbe. Prima sbaglia una sin troppo elementare voleé e poi un rovescio in corridoio impossibile da sbagliare, anche bendato. Nole ringrazia e si aggiudica il tie break nel delirio più assoluto grazie all’ennesimo errore gratuito di Tomas. Cosa raccontare del terzo set? Un velocissimo 6-2, con il ceco oramai demotivato e rassegnato alla sconfitta e un Nole esaltato e invasato come non mai. A fine partita, le ormai scontate parole rivolte a Troicki con il pubblico a scandire il nome del grande assente. In attesa che l’insalatiera si decida nell’ultimo singolare.
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