Sinner gioca un match spaziale e batte per la prima volta in carriera Djokovic: si avvicina anche la qualificazione per le semifinali
Jannik Sinner è diventato gigantesco. L’azzurro realizza una delle più grandi imprese della sua giovane carriera, battendo Novak Djokovic con il punteggio di 7-5 6-7(5) 7-6(2) dopo 3 ore e 9 minuti di gioco e avvicinando così la qualificazione per la semifinale alle Nitto ATP Finals di Torino. Un Sinner che è stato trascinato da un’atmosfera magica al Pala Alpitour e ha giocato senza tremare un attimo al cospetto del più grande giocatore della storia. Per la prima volta un italiano vince due partite in un’edizione delle Finals: decima vittoria di un tennista azzurro contro un numero uno del mondo, la terza dell’anno dopo quella dello stesso Sinner a Miami con Alcaraz e quella di Musetti a Montecarlo contro Djokovic. La maniera perfetta per confermare i progressi degli ultimi mesi e chiudere il cerchio dei big: dopo aver sfatato il tabù Medvedev, anche il serbo capitola al cospetto del numero uno d’Italia.
L’approccio per entrambi i giocatori è ottimo al servizio: due turni di servizio a zero per rompere il ghiaccio. Il servizio è un colpo assolutamente determinante su una superficie così rapida, considerato che dopo soli cinque gli ace sono già quattro per parte. Il primo momento di difficoltà alla battuta arriva per Sinner sul 2-3: qualche prima in meno, lo scambio parte più spesso e Djokovic riesce ad arrivare a palla break. Con grande personalità l’altoatesino annulla la chance con l’ace e con la palla corta sale sul 3-3. Superata la difficoltà, è Sinner ad attaccare il turno di battuta del suo avversario, arrivando a palla break con una gran difesa: il serbo si salva con due servizi vincenti e una magnifica volée. L’italiano supera un altro momento delicato sul 4-5 15-30 anche grazie a un paio di errori del numero uno del mondo, specie il primo con il back di rovescio.
All’improvviso, ecco arrivare la svolta del set: da 40-0 sul 5-5 arriva il break di Sinner. Una risposta vincente, un bellissimo passante, un gran dritto e il pesantissimo doppio fallo del 24 volte campione Major portano Jannik a servire per chiudere il parziale. Con un parziale di 9 punti a 0 Sinner si aggiudica il primo set per 7-5, chiudendo con enorme personalità il dodicesimo game a zero.
All’inizio del secondo parziale è Sinner ad avere qualche difficoltà in più nei suoi turni di servizio: si salva dal 30-30 sullo 0-1 e va sotto 0-30 sull’1-2, ma si inventa un dritto stretto meraviglioso e serve bene, tenendo la battuta per riagganciare il suo avversario, non lasciandolo scappare. Anche sul 2-3 l’azzurro è costretto ai vantaggi, ma ne esce ancora con due prime molto precise e incisive. Sul 4-3 Djokovic chiama il fisioterapista per farsi massaggiare la spalla, problema che non sembra intaccare il suo gioco, visto il notevole rendimento al servizio. L’equilibrio è massimo, non c’è nessuna crepa nel gioco di entrambi i giocatori e tutto fa presagire a un tiebreak. Sul 5-6 Sinner commette un doppio fallo sanguinoso che lo porta 15-30, ma grazie a un grave errore di dritto di Djokovic e all’ausilio della prima, riesce a salire sul 6-6. E’ l’azzurro a partire meglio con una risposta fulminante sul serve and volley di Djokovic, ma il serbo torna sotto con l’errore di dritto dell’altoatesino. Ancora una discesa a rete avventata del numero uno del mondo, ma immediatamente sul punto dopo trova un angolo stretto con il dritto per tornare sul 3-3. Sinner commette un errore pesante con il dritto sul 4-5 e stavolta Djokovic non perdona, aggiudicandosi il tiebreak per 7-5 e portando tutto al terzo.
Sinner è bravo a reagire immediatamente al set perso, salvando il primo game alla battuta da 15-30 avendo commesso anche un doppio fallo. Il servizio fa ancora la differenza e non si riscontrano chance in risposta: arrivano alcuni punti spettacolari, come quello che porta l’italiano sul 40-15 sul 2-2, con un passante di rovescio difensivo in spaccata eccezionale. Sul 3-2 ecco che Jannik mette pressione a Djokovic con tre risposte una più bella dell’altra che non lasciano tempo di reazione al serbo: qualità clamorosa in ribattuta che neanche un alieno come il numero uno del mondo può contrastare. Arriva così il break che spezza l’equilibrio nel set decisivo. Il settimo game è di intensità brutale: Sinner vince due punti pazzeschi sul 15-30 e sul 30-40 con la palla corta e con il dritto, ma il serbo piazza comunque il contro-break. Si arriva al fotofinish anche nel terzo come nei due set precedenti: Sinner esce alla grande dal game del 5-5, risalendo dal 15-30 con un gran dritto, un servizio vincente e un errore di Djokovic. Si arriva quindi al secondo tiebreak di fila e Jannik comincia alla grande, con una risposta terrificante e un passante di dritto che lo portano sul 3-0. L’azzurro non fa una piega al servizio e sale sul 5-0. Arriva un errore di dritto per il serbo e cinque match point per Sinner sul 6-1: il secondo è quello buono con un dritto meraviglioso in uscita dal servizio. Il Pala Alpitour può esplodere e mettersi ai piedi di Jannik Sinner: una serata storica per la storia del nostro tennis.