Jannik Sinner porta a casa anche la terza partita del girone contro un Holger Rune che dopo una partenza difficile aveva provato una clamorosa rimonta che si infrange però contro un tennista semplicemente incredibile

Con l’orgoglio, con la forza, con il senso d’appartenenza verso gli oltre tredicimila spettatori. Jannik Sinner trionfa contro Holger Rune con il punteggio di 6-2, 5-7, 6-4 ed estromette il danese dal torneo. Se qualcuno poteva anche solo pensare a un ipotetico “biscotto”, Jannik Sinner ha chiarito subito che non era questa l’intenzione: doppio break in apertura e soltanto il 17% di punti vinti con la seconda per il danese. In questo senso sorprende la partenza deficitaria di Rune, che tra tutti è quello che ha più da perdere dallo scontro con Sinner e che dall’arrivo di Becker in panchina avevo dato ottimi segnali di ripresa. Ancor più delle percentuali di servizio, a evidenziare la prova maiuscola dell’altoatesino sono i soli quattro punti concessi a Rune in risposta. Il set si chiude per Sinner con l’80% di punti vinti tanto con la prima quanto con la seconda di servizio e un Rune completamente in balia dell’avversario, con tantissimi colpi del danese terminati neanche a metà della rete.

Bisogna attendere il quarto game del secondo set per vedere la prima palla break in favore del danese, prontamente annullata dal servizio del tennista di San Candido. Al cambio campo sul 3-2 arriva anche il medical time-out per Rune che continuerà a giocare con una leggera fasciatura sotto la rotula della gamba destra. Sul finire del nono gioco è invece Sinner a far preoccupare tutti gli appassionati presenti al Pala Alpitour toccandosi ripetutamente la schiena, anche mentre andava a sedersi al cambio campo. Dopo tre turni di battuta tenuti a zero a partire dal sesto gioco – ancora pesantemente condizionato dai problemi alla schiena – di schianto cede il servizio a trenta e porta la partita al terzo e decisivo set. Calato nettamente il rendimento della seconda di servizio per Sinner, che passa dall’80% del primo set al 50% nel secondo parziale.

La tregua tra il pubblico di Torino e Holger Rune durata quasi due ore si infrange ai vantaggi del terzo game del set decisivo: il danese colpisce una palla che termina in rete e subito dopo chiama il falco, la giudice di sedia non accorda la chiamata e tramite il replay mostra chiaramente a Rune che la chiamata è arrivata in ritardo. Pioggia di fischi e applausi ironici verso il pubblico da parte del numero 8 del seeding. Il game si conclude al termine di 18 punti giocati e due palle break mancate da Sinner, proprio quando la partita poteva svoltare in maniera definitiva. Sul 4-4 dopo un parziale incredibilmente equilibrato arrivano tre palle break in favore dell’azzurro, che chiude alla terza occasione con una volee meravigliosa in avanzamento che lo porta a servire per il match. Anche in questa occasione dimostra la crescita compiuta negli ultimi mesi, chiusa al primo match point utile, a dimostrazione che le cocenti delusioni del passato hanno dato i loro frutti.

Jannik chiude quindi il girone con tre vittorie in altrettante partite e la sensazione di aver portato il suo tennis in una nuova dimensione. Essere il primo italiano nella storia a qualificarsi per le semifinali è certamente un privilegio e un onore, ma come ricordato spesso dall’azzurro lui gioca per sé stesso e non per eguagliare i record del passato. Da capire l’entità del problema alla schiena patito per circa un set, più possibile che si tratti di una semplice contrattura dovuta alle fatiche di questi giorni piuttosto che un problema serio.

Chissà se durante la cena con la sua famiglia, Novak Djokovic si è accorto della vittoria di Jannik Sinner che qualifica anche il serbo alle semifinali delle Nitto ATP Finals. Seppur con il brivido, conquista per la dodicesima volta il penultimo atto del torneo – dal 2012 soltanto in due occasioni ha mancato l’appuntamento – e si prepara ad affrontare in semifinale il vincente del gruppo rosso che con grande probabilità sarà Medvedev. Sinner sarà atteso invece dal secondo qualificato e potrebbe incontrare il suo amico e rivale Carlos Alcaraz per la quarta volta in stagione, ma solo se lo spagnolo sarà capace di sconfiggere l’ex numero uno al mondo sulla sua superficie preferita.

Djokovic e Sinner avranno inoltre un piccolo vantaggio rispetto ai loro rispettivi avversari: un giorno di riposo in più e la possibilità che il match tra Zverev e Rublev previsto in serata possa essere decisivo per il passaggio del turno, arrivando comprensibilmente più affaticato il giorno successivo.