Partono male le ATP Finals di Roger Federer, sconfitto da Kei Nishikori in un match davvero sotto tono. Lento, falloso e nervoso, lo svizzero spiana la strada a un avversario nemmeno particolarmente brillante, raccogliendo la prima sconfitta in due set in carriera nel round robin delle Finals. Solo una giornata storta o nel serbatoio non c'è più benzina?Col senno di poi, le dichiarazioni di Roger Federer alle vigilia delle ATP Finals profumavano di avvertimento. Invece di presentarsi carico per un torneo che ha vinto un sacco di volte, sulla superficie (oggi) migliore per il suo tennis e rinvigorito psicologicamente dal gran match giocato a Bercy contro Novak Djokovic, il campione di Basilea aveva detto di augurarsi – testuali parole – di non andare in vacanza con tre sconfitte. Pareva un modo carino per non sottovalutare gli avversari, invece è diventato il sinonimo di una condizione che va e viene, e all’esordio all’O2 Arena gli è costata una bruttissima sconfitta per 7-6 6-3 contro un Kei Nishikori appena sufficiente. Per firmare subito la prima sorpresa del torneo al giapponese non è servito nemmeno chissà quale tennis: nel bene e soprattutto nel male ha fatto tutto un Federer lento, nervoso e impacciato, che gli è squagliato nel tie-break di un primo set di bassa qualità, ma che almeno fino a quel momento era riuscito a tenere a galla bene, senza farsi pericoloso in risposta ma senza nemmeno incontrare grandi ostacoli al servizio. Le vere difficoltà si sono presentate tutte nel tie-break: dall’1-0 ha perso sei punti di fila, si è trovato costretto a inseguire, e il break – il primo della partita – trovato in avvio di secondo set è durato il tempo di un caffè. L’ha restituito subito dopo, come a voler ribadire che era proprio una giornata storta e non c’era verso di cambiare le cose, nel sesto game è andato di nuovo in tilt e dopo 87 minuti di tennis anonimo era già di ritorno negli spogliatoi, con in tasca la prima sconfitta in due set in carriera (su 45 partite giocate!) nei round robin del torneo dei maestri.QUARTO KO (SU 16) ALL'ESORDIO ALLE FINALS
A fine partita la conta degli errori gratuiti dirà 34, su 66 punti totali vinti dall’avversario: oltre la metà. Dato che sintetizza meglio di ogni parola come sia stato lui a perdere la partita, piuttosto che Nishikori (capace di appena 6 colpi vincenti) a vincerla. Come talvolta succede quando perde partite così dolorose, Federer si è fiondato immediatamente in conferenza stampa, così da chiudere il prima possibile i conti con la giornata storta e iniziare a proiettare la mente sul prossimo duello, martedì sera contro l’altro sconfitto di giornata, Dominic Thiem. “Credo che nel mio set abbiamo fatto entrambi fatica – ha detto lo svizzero –, e penso di aver avuto qualche chance in più rispetto al mio avversario, ma non sono riuscito a sfruttarle. Poi nel secondo abbiamo giocato meglio entrambi, il livello si è alzato, ma purtroppo non sono riuscito a mantenere il vantaggio conquistato in apertura. Credo sia stata la chiave della partita”. In parte ha ragione, perché contro Nishikori aveva spesso vinto anche giocando così così, ma stasera era davvero troppo brutto per essere vero, e anche troppo nervoso per i suoi standard, tanto da beccarsi un warning da Damian Steiner nel primo set, per aver scagliato una palla in tribuna. Cose non da Federer, in una partita non da Federer, che complica il suo cammino londinese. Tuttavia, le statistiche gli sono ancora amiche: è la quarta volta che perde il suo match inaugurale alle Finals, ma la sconfitta gli è costata cara solo nel 2008 a Shanghai, l’unica volta nelle quindici partecipazioni passate che non è riuscito ad agguantare un posto in semifinale. Con Thiem e Anderson da affrontare, può essere ancora più che ottimista. A patto che sia stata davvero una giornata così, e non sia colpa di un serbatoio rimasto a secco di carburante.
NITTO ATP FINALS – Prima giornata Gruppo Lleyton Hewitt
Kei Nishikori (JPN) b. Roger Federer (SUI) 7-6 6-3
Kevin Anderson (RSA) b. Dominic Thiem (AUT) 6-3 7-6
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