Il serbo gioca un match ai limiti della perfezione e batte l’azzurro in due set: per la settima volta è Maestro

Novak Djokovic non si fa pregare: battuto con un doppio 6-3 Jannik Sinner nella finale delle ATP Finals. Arriva il settimo titolo di Maestro per il serbo, che si vendica della sconfitta subita contro l’italiano nella fase a gironi. Una prova non brillante da parte di Jannik, meno esplosivo e lucido degli scorsi giorni.

L’inizio di partita è molto deciso soprattutto da parte di Djokovic che piazza quattro ace nei primi due turni di battuta. Sul servizio di Sinner parte più spesso lo scambio. Il break per il serbo arriva già nel quarto game anche con un pizzico di fortuna: l’azzurro spreca due palle del 2-2, non chiama il falco su una palla buona sul 40-40 e lo strappo arriva subito. Nei turni di battuta del numero uno del mondo non si gioca, l’altoatesino prova a scuotersi e a rimanere agganciato, ma perde comunque il parziale per 6-3: un set da appena due errori gratuiti per Djokovic.

L’inizio di secondo parziale poteva essere occasione di reazione per Sinner, ma il break per Djokovic arriva nel primo gioco: lo scambio parte sempre, la risposta è sempre precisa e l’azzurro non ha la brillantezza e la spinta dei giorni scorsi. Il 24 volte campione Major continua a essere implacabile al servizio, ma una crepa sembra poter arrivare nel sesto gioco, con tre seconde sfruttate al meglio da Sinner che si procura così due palle break: qualche rimpianto sulla seconda chance, sulla quale l’italiano poteva mettere la risposta in campo. L’azzurro non si arrende, tiene un game quasi da un quarto d’ora per salire 3-4 annullando due palle del 2-5. Non ci sono palle break, ma tanti rimpianti sul game del 4-3 per Sinner, che sbaglia una risposta e un dritto che poteva portarlo a palla break. Djokovic non sbaglia, risale e chiude sul 6-3, conquistando per la settima volta il Masters.