Il giapponese supera in finale il colombiano Giraldo per 6-2 6-2 e conquista il quinto titolo in carriera, il primo sulla terra rossa… di GIORGIO VALLERIS

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

Tutti si aspettavano il "solito" Nadal. Poi, dopo il quarto di finale perso a sorpresa contro Nico Almagro gli spettatori catalani pregustavano già il successo del tennista di Murcia, altro spagnolo specialista del mattone tritato… E invece ecco la finale che non t'aspetti, quella tra il colombiano Santiago Giraldo (numero 65 del mondo) e il giapponese Kei Nishikori (17). Ed ecco il vincitore a sorpresa dell'Atp 500 di Barcellona, Kei Nishikori. Il nipponico creciuto alla scuola di Nick Bollettieri ha regolato Giraldo senza troppe difficoltà con un doppio 6-2 dopo un'ora e 13 minuti di gioco. Il torneo però l'ha vinto nei turni precedenti, grazie a due ottime prestazioni prima contro Batista Agut poi contro Ernst Gulbis in semifinale.

 

L'inizio è complicato per l'allievo di Michael Chang che subisce il break nel game d'apertura ma è un lampo casuale da parte di Giraldo che poi viene travolto dal "piccolo samurai" e riesce a malapena a tenere un turno di servizio. Nel secondo set, pronti via è di nuovo il giapponese a riprendere da dove aveva lasciato. Break in apertura e fuga in avanti verso il titolo catalano, il primo per lui sulla terra battuta. Il dominio del giapponese è evidente e Giraldo non riesce quasi mai a conquistare il comando degli scambi. Anche tatticamente, il colombiano sembra non avere le idee chiarissime mentre Kei continua a mettere fieno in cascina e si dirige facilmente verso il successo.

 

Dopo aver sorpreso Fognini,  aver approfittato del ritiro di Kohlschreiber ed aver sorpreso Almagro l'avventura di Giraldo finisce ad un passo dal traguardo, quel primo titolo in carriera che ancora gli manca (all'attivo ha solo una finale persa nel 2011 a Santiago).

 

Quinto titolo in carriera per Nishikori, il secondo stagionale dopo il successo a Memphis nonché il primo sulla terra rossa. Un successo importante che catapulta Kei non lontano dalla Top Ten, traguardo già sfiorato l'anno scorso quando raggiunse il suo best ranking col numero 11 del mondo…