Nella capitale del rock and roll il giapponese conquista l’11esimo titolo in carriera superando la wild card Taylor Fritz in finale con un doppio 6-4… di GIORGIO VALLERIS

di Giorgio Valleris – foto tratta da memphisopen.com

 

Memphis come Tokyo. C'è un Oceano che divide le due metropoli,decine di migliaia di chilometri che però sembrano annullarsi per Kei Nishikori. Già, perchè il tennista giapponese si sente come a casa in una delle città simbolo del rock and roll. Nishkori cala il poker col quarto sigillo consecutivo e mette fine alla favola del il diciottenne Taylor Fritz,  entrato in tabellone grazie ad una wild-card, che è poi riuscito a raggiungere l’ atto finale del torneo dove ha incassato un doppio 6-4.

 

L'inizio è tutto della rivelazione del torneo che vola subito sul 3-0. Ma per il delitto di lesa maestà c'è ancora tempo. Nishikori non si scompone e comincia ad alzare il ritmo. Col break decisivo che gli permette di salire sul 5-4 e un buon turno di servizio, il giocatore giapponese cresciuto alla scuola di Nick Bollettieri archivia il primo parziale.

 

Nonostante la giovane età, Fritz, classe 1997, non si scoraggia e torna immediatmente in partita ma quando il finalista degli Us Open 2014 alza il ritmo sono dolori. Avanti 5-3, Nishikori si conquista due match point ma Fritz è bravo ad annullarli. Sentenza solo ritardata di qualche minuto quando, sul suo turno di servizio, Kei si aggiudica il successo finale.

 

Gran balzo in avanti per il baby talento californiano che dalla 145esima posizione vola alla piazza 102, a ridosso della Top 100 e diventa il tennista a stelle strisce più giovane a raggiungere una finale dopo Michael Chang. Se sia un predestinato o meno è presto per dirlo, certo potrebbe essere una grande scoperta specie in un tennis made in Usa alla ricerca disperata di talenti puri.