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Prezzo: 85 euro
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A chi la consigliamo
A chi cerca una scarpa di grande comfort, dalla calzata ampia e con ottima stabilità nei cambi laterali.Sone le scarpe utilizzate all’Australian Open da Juan Martin Del Potro (versione azzurra) e Thomas Berdych (versione rossa creata dai fans con Nike ID e poi scelta dal campione ceko). Più tradizionale, dal punto di vista del look, quella grigio col baffo nero. E’ il terzo modello di casa Nike, dopo la linea Vapor di Federer e la Ballistec di Nadal: una viva concorrenza che pone spesso la Breathe in seconda fila, pur avendo talvolta dei meriti ancora superiori rispetto alle più celebri colleghe che possono semplicemente vatare testimonial migliori.
La Breathe è infatti una signora scarpa, più neutra nelle scelte rispetto agli altri due modelli citati e per questo adatta ad un pubblico piuttosto vasto.
La prima calzata è ottimale, ampia e molto confortevole, grazie anche alla morbidezza della tomaia che presenta gli inserti in Drag-On per migliorare supporto e traspirabilità, senza aggiungere peso. Sotto questa struttura, il mesh, materiale a rete traspirante per eccellenza. Nell’intersuola, i due sistemi ammortizzanti: il Lunarlite che sfrutta la gommapiuma nell’avampiede, il classico Zoom Air nel tallone. Non manca il supporto mediale per una maggior stabilità torsionale nei cambi di direzione. La suola è la classica XDR, resistente e dall’ottima trazione su tutte le superfici grazie al disegno del battistrada a spina di pesce. Pesa 445 grammi una misura 44.
Test in campo
Lorenzo, 40 anni, classifica 3.5Dei tre modelli Nike top di gamma è quello che preferisco. La scarpa deve essere neutra, poco invasiva, adattarsi subito al piede e alle esigenze dei frequenti cambi di direzione a cui obbliga un match di tennis. Alla Breathe riesce tutto questo. E’ comoda fin dalla prima calzata e permette di fare tutto senza problemi, con estrema stabilità e comfort. E pure la durata non è male.
Fabrizio, 48 anni, classifica 2.8
C’è il fascino dell’eleganza di Federer, o la voglia di essere aggressivi e forti come Nadal. Però onestamente questa vale più delle altre due perché meno estrema, più tradizionale e confortevole. Palriamoci chiaro: se metti la Breathe ai piedi di Rafa e la Ballistec su quelli di Berdych, la Bretahe va sold out, l’atra temo proprio di no.
Matteo, 42 anni, classifica n.c.
Comode e molto stabili: gioco sempre sulla terra e corro come un pazzo. Avanti, dietro, scatti laterali, cambi di direzione: il piede lo sento sicuro, la presa dl terreno ideale e non ho mai avvertito nessun fastidio. Insomma, azzeccate.
Paolo, 24 anni, classifica 4.2
Non sono male però vuoi mettere le Federer? Più leggere, più performanti. Queste mi ricordano quei giocatori che fanno tutto benino ma non vanno oltre il loro compitino. Che può essere una qualità, però io apprezzo soprattutto leggerezza e comfort della tomaia, e le Vapor 9 sono un’altra categoria.
Valentino, 30 anni, giocatore di club
Ahimè, non gioco tre volte la settimana, vado a periodi. Però sono discretamente allenato fisicamente. Mi piace che la scarpa mi supporti bene il piede e mi lasci giocare tranquillo. E poi non mi piacciono tutti ‘sti colori, inserti plasticati… Saranno anche utili ma anche l’occhio vuole la sua parte. Non dico che rimpiango le Superga di tela bianca, ma un look tradizionale lo preferisco. E questo binomio, colori classici e taglio moderno è quello che preferisco.