L’azienda del “baffo”, storico partner di Masha, decide di continuare a sponsorizzarla perché ritiene che il tribunale abbia chiarito la buona fede della russa. “Sulla base della sentenza, speriamo di rivederla in campo. Maria è sempre stata chiara”. Il precedente di Justin Gatlin le porterà fortuna?

Ci vorrà un po’ di tempo, ma la faccenda legata a Maria Sharapova inizia a chiarirsi. Il tribunale indipendente nominato dall’ITF l’ha condannata a due anni di squalifica, scattati dal giorno del primo test positivo (26 gennaio 2016). C’è però la possibilità di un ricorso presso il CAS di Losanna: la sanzione si potrebbe ridurre sensibilmente, tenendo conto che i giudici di primo grado hanno creduto alla buona fede della russa. Mentre Masha proverà a riabilitare la sua immagine, le è giunta una buona notizia: Nike le tornerà accanto. L’azienda del “baffo” aveva sospeso la collaborazione dopo la conferenza stampa dello scorso 7 marzo.  “In attesa di sviluppi”.

Adesso che gli sviluppi sono arrivati, Nike ha scelto da che parte stare. E starà dalla parte di Masha: “Il Tribunale ha stabilito che Maria non ha infranto consapevolmente le regole. Maria ha sempre avuto una posizione chiara, si è scusata per il suo errore e adesso farà appello contro la durata della squalifica. Sulla base della decisione ITF e i fatti riportati, speriamo di rivedere Maria in campo e continueremo a sponsorizzarla”. Non è la prima volta che Nike resta al fianco di un atleta trovato positivo a un test antidoping: era già successo allo sprinter Justin Gatlin, che vestiva il “baffo” nei primi anni 2000 prima di essere sospeso per quattro anni. Al suo rientro, Nike ha siglato un nuovo contratto che lui ha onorato vincendo la medaglia d’argento nei 100 e nei 200 metri ai mondiali.