Terminate dopo 6 giorni di incontri le pre-qualificazioni degli Internazionali d’Italia. A Claudia Giovine, cugina di Flavia Pennetta, la wild card per il main draw WTA. Fra gli uomini, in tabellone Cecchinato, Caruso e il giovane Sonego. Nelle qualificazioni femminili la sorprendente Colmegna, in quelle maschili, invece, il numero degli azzurri aumenterà.

Per la prima volta dal lontano 2003, gli Internazionali d’Italia scatteranno senza Flavia Pennetta, che ha detto addio dopo l’impresa di New York e non ha alcuna intenzione di tornare sui propri passi. Ma al suo posto, a sorpresa, ci sarà sua cugina Claudia Giovine, che ha messo tutte in fila nelle pre-qualificazioni, e battendo Nastassja Burnett nel match decisivo si è aggiudicata l’unica wild card in palio per il tabellone principale WTA (le altre due erano andate d’ufficio a Schiavone e Knapp). La pugliese, classe 1990 e figlia di Elvira (sorella di Concetta, madre di Flavia), ha vinto cinque incontri senza cedere nemmeno un set, garantendosi la possibilità di fare il suo esordio a livello WTA in uno degli appuntamenti più importanti del mondo. Una bella chance per riprendere il terreno abbandonato qualche stagione fa, quando ancora ventenne era entrata fra le prime 300 giocatrici del mondo e sembrava pronta a salire ancora, invece a sei anni di distanza non ha più raggiunto certi traguardi. In più, la brindisina si è aggiudicata la wild card anche per il tabellone di doppio, vincendo il relativo tabellone in coppia con Angelica Moratelli.

IL SOGNO ROMANO DI MARTINA COLMEGNA
La Burnett, sconfitta dalla Giovine con un doppio 6-4, sarà invece in gara nelle qualificazioni, insieme alla veterana Alberta Brianti, alla romana Martina Di Giuseppe, nota agli appassionati dei tornei minori per il suo serve&volley e già passata dai campi del Foro nel 2010, e la vera sorpresa dell’intero torneo di pre-qualificazione: la brianzola Martina Colmegna, addirittura senza ranking WTA. Classe 1996, è stata al massimo numero 743 del mondo nel 2014, prima che un infortunio alla spalla, con relativa operazione, la obbligasse a oltre un anno di stop. È rientrata solo a metà marzo e si è presentata a Roma senza particolari ambizioni, ma è stata capace di regalarsi un vero e proprio sogno. Sabato ci sarà anche lei. Ha fatto fuori numerose giocatrici più quotate, tutte nell’orbita Fit: da Alice Matteucci e Jasmine Paolini, fino a Martina Caregaro, sconfitta per 7-5 6-4 nello “spareggio” di oggi. La valdostana, in virtù della sua posizione da numero 7 d’Italia (la prima dietro alle top-100) era la più attesa addirittura in ottica main draw, invece ha mancato anche le qualificazioni e dovrà rimandare al 2017 l’appuntamento con gli Internazionali.

LA “PRIMA” DI LORENZO SONEGO
Nel maschile le wild card per il tabellone principale erano tre, in virtù del forfait di Simone Bolelli (al quale ne era stata assegnata una, mentre l’altra se l’è presa Paolo Lorenzi), e sono finite nelle mani di Marco Cecchinato, Salvatore Caruso e Lorenzo Sonego. Sostanzialmente corretta – e attesa – quella al primo, che di recente ha vinto i suoi primi match a livello ATP  e giocò nel tabellone principale anche due anni fa. Non sorprende nemmeno quella di Caruso, altro siciliano, cresciuto un po’ nell’ombra ma capace anno dopo anno, a suon di progressi costanti, di avvicinare i primi 200 ed entrare nel giro delle qualificazioni degli Slam. Il pubblico romano lo conosce già, visto che lo scorso anno, al primo turno delle “quali”, sfiorò l’impresa contro Borna Coric su un Campo 1 gremito, nella serata di sabato, cedendo al tie-break del terzo set dopo aver mancato due match-point. Nuovissimo, invece, il nome di Lorenzo Sonego, ventenne piemontese dal carattere taciturno, che da ragazzino militava nelle giovanili del Torino e sognava di fare il calciatore, e solo due anni fa non aveva nemmeno ranking ATP. Poi, sotto la guida del suo storico maestro Gianpietro “Gipo” Arbino ha compiuto progressi impressionanti. Oggi è numero 333 del mondo e – anche in seno alla Federazione – sono in molti a indicarlo come un potenziale “big” azzurro del futuro. Lo dimostrerebbe anche il modo in cui si è preso la wild card, battendo al tie-break del terzo il ben più navigato Andrea Arnaboldi.

IL NUMERO DI AZZURRI AUMENTERÀ
“Arna” sarà comunque al via delle “quali” (che superò nel 2015), insieme a Lorenzo Giustino, l’altro siciliano Omar Giacalone e Thomas Fabbiano, un altro che lo scorso anno raggiunse il main draw. Tuttavia, il numero di italiani nel torneo cadetto è destinato a lievitare. I forfait dell’ultim’ora, fra i quali quello doloroso di Juan Martin Del Potro, hanno permesso di entrare direttamente nelle qualificazioni sia a Luca Vanni sia allo stesso Fabbiano, mentre Andrea Arnaboldi è al momento fuori di un solo posto, e quindi destinato a entrare di diritto. Fosse così, oltre a quella di Fabbiano si libererebbe anche la sua wild card, permettendo alla Fit di invitare altri due giocatori. Un nome su tutti? Matteo Donati, che lo scorso anno fece sognare gli appassionati battendo Giraldo e impegnando Berdych, mentre stavolta ha rinunciato alle pre-quali perché alle prese con un problema alla gamba. Tuttavia, è andato comunque al Foro Italico per allenarsi e sembra nelle condizioni di competere. Probabile l’ingresso nelle “quali” anche di Alessandro Giannessi, attualmente fuori di soli tre posti, che nel frattempo si è guadagnato la wild card per il doppio in coppia con Arnaboldi. Più ridotte le speranze di Filippo Volandri, fuori di 17 posizioni. Domani alle 21 il sorteggio.

WILD CARD MAIN DRAW
UOMINI: Paolo Lorenzi (diretta), Marco Cecchinato, Salvatore Caruso, Lorenzo Sonego.
DONNE: Francesca Schiavone (diretta), Karin Knapp (diretta), Claudia Giovine.

WILD CARD QUALIFICAZIONI
UOMINI: Thomas Fabbiano*, Lorenzo Giustino, Andrea Arnaboldi, Omar Giacalone.
DONNE: Martina Di Giuseppe, Alberta Brianti, Nastassja Burnett, Martina Colmegna.
* entrato direttamente nelle qualificazioni

WILD CARD DOPPIO
UOMINI: Alessandro Giannessi e Andrea Arnaboldi.
DONNE: Claudia Giovine e Angelica Moratelli.