In Coppa Davis sono i quarti di finale delle vittorie in trasferta: oltre all’Argentina in Italia, vincono fuori casa anche francesi e britannici. I primi chiudono a Trinec grazie a Jo-Wilfried Tsonga, mentre Kyle Edmund completa il suo week-end perfetto in Serbia, sopperendo alla perfezione all’assenza di Murray.Werk Aren, Trinec (Repubblica Ceca) – Cemento indoor
Lukas Rosol (CZE) b. Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 6-4 3-6 4-6 7-6 6-4
Lucas Pouille (FRA) b. Jiri Vesely (CZE) 7-6 6-4 7-5
Herbert/Mahut (FRA) b. Stepanek/Rosol (CZE) 6-1 3-6 6-3 4-6 6-4
Jo-Wilfried Tsonga (FRA) b. Jiri Vesely (CZE) 4-6 7-6 6-4 7-5

Se la sfida di Trinec è arrivata alla giornata decisiva è solo “colpa” sua, ma Jo-Wilfried Tsonga ha trovato il modo di far dimenticare tutto. Dopo aver inguaiato i suoi perdendo a sorpresa contro Lukas Rosol nel day 1, il numero uno dei francesi non ha fallito il compito di chiudere i conti, servitogli sul piatto d’argento dai tre compagni: prima Lucas Pouille e poi il doppio Herbert/Mahut. Contro Jiri Vesely ha dovuto faticare, e quando ha perso il primo set per 6-4 c’è da scommettere che Pouille abbia iniziato ad accusare una tensione insolita. Ma alla fine, grazie a due doppi falli di Vesely nel tie-break del secondo parziale, il franco-congolese ha pareggiato i conti e poi ha allungato, fino a chiudere 4-6 7-6 6-4 7-5 e a regalare ai suoi una vittoria in Repubblica Ceca che mancava addirittura dal 1926. “Nel primo set mi ha braekkato – ha detto Tsonga – ma stavo controllando io il gioco. Lui correva di più, così sono rimasto concentrato e ho continuato sulla mia strada, e il match è girato. Ma non è stato facile”. La sua vittoria vale la quarta semifinale negli ultimi sette anni, probabilmente contro gli Stati Uniti di Jim Courier (avanti 2-1 contro la Croazia), e anche una bella ventata d’aria fresca per il team. Complici i problemi di Monfils e Gasquet, Yannick Noah l’ha aperto a dei nomi nuovi come Pouille, Herbert (entrambi al debutto assoluto) e Mahut, e tutti hanno fatto il loro dovere alla perfezione. “È stato un week-end perfetto – ha detto il capitano – e sono molto felice. Abbiamo una nuova generazione di giocatori che sta dando una dimensione diversa alla squadre. Il fatto che abbiano vinto gli dà sicuramente molta fiducia. Spero continuino a giocare così”.


Tasmajdan Stadium, Belgrado (Serbia) – Terra all’aperto
Kyle Edmund (GBR) b. Janko Tipsarevic (SRB) 6-3 6-4 6-0
Dusan Lajovic (SRB) b. James Ward (GBR) 6-1 6-3 6-2
J.Murray/Inglot (GBR) b. Krajinovic/Zimonjic (SRB) 6-1 6-7 6-3 6-4
Kyle Edmund (GBR) b. Dusan Lajovic (SRB) 6-3 6-4 7-6

In Davis è il giorno degli ospiti: 3-1 per l’Argentina in Italia, 3-1 per la Francia in Repubblica Ceca, e 3-1 anche per la Gran Bretagna in Serbia. Andy Murray non gioca? Nessun problema: ci pensa Kyle Edmund. Tre set a zero a Janko Tipsarevic nella prima giornata, tre set a zero a Dusan Lajovic nella terza e nuova festa per i britannici, a sette giorni dal successo a Wimbledon del loro numero uno. La sua scelta di stare a riposo poteva pesare, invece il giovane Edmund ha cancellato tutte le paure del capitano Leon Smith, confermandosi già capace di fare la differenza anche in Davis. L’assenza di Novak Djokovic gli ha ovviamente dato una grossa mano, ma non cambia il valore delle sue prestazioni, peraltro carichissime di responsabilità. Nella prima giornata doveva portare i suoi in vantaggio, e l’ha fatto, nell’ultimo doveva evitare di lasciare la vittoria nelle mani di James Ward, che sulla terra non può garantire chissà quale rendimento, e l’ha fatto, di nuovo senza particolari problemi. L’unico brivido è arrivato quando è stato il momento di chiudere e il peso della responsabilità si è fatto sempre più schiacciante. Edmund ha servito avanti 6-3 6-4 5-4, ma ha subito il primo break dell’incontro e poi ha dovuto addirittura fronteggiare due set-point nel successivo game di battuta, ma si è difeso con i denti e poi l’ha spuntata al tie-break, regalando ai suoi la sfida – casalinga – con l’Argentina. Arriverà subito dopo gli Us Open, al termine di un’estate più fitta che mai, e per Andy Murray potrebbe essere un problema. Ma il numero uno del “Brits” si è già tirato indietro una volta, difficilmente lo farà di nuovo.

STATI UNITI – CROAZIA 2-1
Tualatin Hills Tennis Center, Portland (Oregon, Stati Uniti) – Cemento all’aperto
Jack Sock (USA) b. Marin Cilic (CRO) 4-6 3-6 6-3 6-4 6-4
John Isner (USA) b. Borna Coric (CRO) 6-4 6-4 6-3
Dodig/Cilic (CRO) b. Bryan/Bryan (USA) 6-2 2-6 6-2 6-4
John Isner (USA) vs Marin Cilic (CRO)
Jack Sock (USA) vs Borna Coric (CRO)