La situazione era di quelle affascinanti, che specialmente in un torneo importante come l’ATP 500 di Pechino capitano raramente. Due azzurri uno via l’altro sul Centrale: prima Paolo Lorenzi, poi Andreas Seppi, per una sorta di Italian Day illuminato ancor di più grazie alla pioggia che ha bloccato le danze sui campi periferici dell’Olympic Tennis Centre, concentrando tutta l’attenzione sotto il tetto retrattile del “National Tennis Stadium”. Tuttavia, come prevedibile visti i due sorteggi da incubo, ciò che resta da portare a casa sono altrettante sconfitte in due set e senza particolare storia. La più netta l’ha raccolta un pur generoso Paolo Lorenzi, che contro Rafael Nadal ci aveva lottato due volte su due sulla terra battuta, ma sul cemento cinese ha dovuto fare i conti con un “Rafa” veramente tirato a lucido. Il senese si è arreso 6-1 6-1 e ha dato fastidio a Nadal giusto in un paio di occasioni, soprattutto quando dopo l’iniziale 0-3 ha avuto un paio di chance per rifarsi sotto, nell’unico game non impeccabile giocato dallo spagnolo. Ma il numero quattro del mondo si è aiutato col servizio e ha passeggiato fino a chiudere in appena 64 minuti, dopo un secondo set letteralmente dominato. Basta dare uno sguardo alle percentuali di Lorenzi al servizio per capire che match è stato: l’azzurro ha raccolto appena il 43% dei punti con la prima, il 37% con la seconda. Nadal l’ha sempre aggredito alla prima occasione utile, non gli ha permesso di fare gioco e non ha regalato nulla, mostrando una condizione veramente interessante. Un solo match è pochissimo per giudicare, specialmente perché nella sua metà campo è veramente filato tutto liscio, ma se il maiorchino riuscisse a tenere certi livelli anche nelle prossime settimane il suo finale di stagione potrebbe diventare interessante.
SEPPI, È ORA DI RIALZARSI
In due set anche il k.o. di Andreas Seppi, battuto 6-2 7-5 da un Andy Murray non impeccabile, ma puntuale quando è stato il momento di far pesare il suo valore. A Seppi va dato il merito di aver dato equilibrio a un confronto che nel primo parziale ne aveva ben poco, correggendo il tiro con un diritto un po’ troppo ballerino e iniziando a reggere bene anche gli scambi lunghi. In apertura di secondo set l’altoatesino è riuscito anche ad andare avanti di un break, salendo 2-0, ma il vantaggio è scemato immediatamente, e Murray ha messo di nuovo la testa avanti. Seppi ha tenuto duro fino al 5-6, giocando anche un paio di ottimi game, poi è crollato di colpo, con un doppio fallo ad aprire il dodicesimo game e un secondo a chiuderlo, dopo altri due punti vinti da Murray. Gli è scivolata via in un batter d’occhio, segno che aveva ben poco margine: gli sono bastate un paio di disattenzioni e il match è finito lì, come se nulla fosse. Tuttavia si è visto un Seppi in crescita, nettamente migliore rispetto a quello di Metz, anche se il risultato è stato lo stesso e non fa altro che consegnargli la diciassettesima sconfitta stagionale fra primo e secondo turno. Con quattro zeri nel “Best 18” e i 90 punti di Halle e Nottingham come miglior bottino, la classifica scesa al numero 94 ne è solo la diretta conseguenza, ma ora Andreas non può più scherzare. Ripartirà dalle qualificazioni del Masters 1000 di Shanghai, e ha davanti ancora (almeno) tre tornei per provare a risollevarsi. Nella sua condizione deve sperare che i sorteggi gli diano una mano, perché l’uscita dalla zona teste di serie lo mette a rischio ogni settimana. Il posto fra i top-100 dovrebbe conservarlo anche se non dovesse più raccogliere un punto, ma per uno del suo calibro non è affatto un risultato di cui essere soddisfatti.
ATP 500 PECHINO – Primo turno
Rafael Nadal (ESP) b. Paolo Lorenzi (ITA) 6-1 6-1
Andy Murray (GBR) b. Andreas Seppi (ITA) 6-2 7-5
Niente miracoli nell’Italian Day
Le due bandiere tricolori nel programma del Campo Centrale dell’ATP 500 di Pechino sono state spazzate via da altrettanti sorteggi terribili: un grande Nadal lascia due game a Paolo Lorenzi, mentre Murray tiene a bada Seppi in due set. Andreas è in crescita, ma è ora di vincere qualche partita.HOT SHOT: CHE DRITTO DI NADAL!