La romagnola cede in 3 set alla giovane ungherese Timea Babos. Finisce 6-4 6-7 6-4 in due ore e mezza. Peccato per non aver sfruttato l’inerzia positiva a inizio terzo set.
Il sorriso di Timea Babos. Il tennis femminile ha trovato una nuova stella?
TennisBest – 26 febbraio 2012
Niente da fare per Sara Errani. La romagnola era impegnata nella semifinale del torneo WTA di Monterrey (220.000$, cemento) e andava a caccia del terzo titolo in carriera dopo i successi, ormai datati, a Palermo e Portorose nel 2008. “Sarita”, mai in forma come in questo inizio stagione, si è arresa alla giovanissima Timea Babos (classe 1993), vincitrice con il punteggio di 6-4 6-7 6-4. Dopo un primo set in cui c’è stato solo un break (subito dall’azzurra al terzo game), la Errani ha inseguito per tutto il secondo, trovandosi sotto 4-5 e servizio Babos. In prossimità del traguardo l’ungherese si è disunita e si è fatta riacchiappare, peraltro dopo aver servito per il match anche sul 6-5. Quando la Errani ha dominato il tie-break del secondo set sembrava fatta, a maggior ragione dopo il break in apertura di terzo set. Invece la Babos è rimasta in partita, mostrando stimmate importanti. Sul 5-4 trovava la forza di infilare gli ultimi tre punti e aggiudicarsi il match dopo 2 ore e 28 minuti di gioco. Per lei, ovviamente, si tratta della prima finale WTA in carriera.
C’è un pizzico di delusione per la sconfitta della Errani, anche in virtù del fatto che in finale sarebbe partita nettamente favorita sia contro la Arn che contro la Cadantu. Bisogna però fare i complimenti alla Babos, una vera “randellatrice” che ad appena 18 anni (ne compirà 19 il prossimo 10 maggio) ha mostrato classe e sangue freddo da vendere. In carriera ha già vinto nove tornei ITF e grazie a questo risultato entrarà di slancio tra le top 100. Per la Errani resta ugualmente una settimana positiva, in cui ha confermato l’ottimo stato di forma di inizio stagione, in cui ha colto i quarti di finale all’Australian Open. La notizia più importante è che l’azzurra si è pienamente ripresa dal piccolo infortunio al ginocchio che l’aveva costretta al ritiro durante la Fed Cup.
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