Il Roland Garros non regalerà a Nadal una testa di serie migliore rispetto al ranking. “Sarebbe stato un omaggio, visto come qualcosa di subdolo” dice il direttore del torneo.
Da quando è rientrato, Rafa Nadal ha sempre raggiunto la finale
Di Riccardo Bisti – 5 maggio 2013
E’ una buona notizia per lo sport. Nei giorni scorsi, Guy Forget aveva fatto la “sparata”: “A Rafael Nadal si dovrebbe dare la prima o la seconda testa di serie al Roland Garros”. Salvo miracoli, lo spagnolo dovrebbe presentarsi a Parigi da numero 5 ATP, con la concreta possibilità di trovare uno tra Djokovic, Federer e Murray nei quarti di finale. Secondo Forget, sarebbe un danno per il torneo. E allora ha proposto un “upgrade” per Rafa. L'idea è stata accolta con favore da Toni Nadal, zio-coach del maiorchino, ma resterà un'idea. Dalle colonne de L’Equipe, il direttore del torneo Gilbert Ysern ha detto che non ci sarà alcuna eccezione e che il seeding del Roland Garros rispecchierà la classifica ATP. La proposta di Forget è stata discussa dal Comitato del Roland Garros e messa ai voti. Non sarebbe passata. “Nadal è il miglior giocatore nella storia del Roland Garros – dice Ysern – sembrava incongruo farlo presentare da numero 4 o numero 5. Allora abbiamo discusso del problema. Sarebbe stato a tutti gli effetti un omaggio per Nadal, ma sarebbe stato visto come qualcosa di subdolo”. Effettivamente, un regalo a Nadal (per quanto avrebbe avuto una logica sul piano tecnico) avrebbe scandalosamente danneggiato Ferrer e molti altri giocatori che avrebbero meritato un seeding migliore sulla terra battuta. A Wimbledon fanno qualcosa del genere da anni, ma adottano criteri matematici e rigorosi. E soprattutto la norma è conosciuta. Qui sarebbe stato un provvedimento “ad personam”, di cui Nadal non aveva alcun bisogno. In fondo, nella sua storia parigina, non ha mai perso nè contro Federer, nè contro Djokovic, nè contro Murray. L’unico che lo ha battuto a Bois de Boulogne, Robin Soderling, non sarà della partita. E allora Rafa non deve avere alcun timore. Semmai sono gli altri ad aver paura.
Paradossalmente, dare una testa di serie migliore a Nadal sarebbe stato un favore non tanto a lui, quanto agli altri big, che sarebbero stati certi di non affrontarlo prima delle semifinali. Ma i punti ATP, come diceva Thomas Muster, non si comprano al supermercato. E gli infortuni fanno parte del gioco. Se Nadal ha perso 7 degli ultimi 12 mesi, è giusto che ne paghi le conseguenze. E lo sa benissimo. Ysern, infatti, ha detto che non è pervenuta alcuna richiesta da parte dello spagnolo. La scorsa settimana, durante la vittoriosa campagna a Barcellona, Rafa ha detto che la scelta dipendeva dal torneo, e non certo da lui. In verità, Nadal ha una piccola chance di superare Ferrer in classifica e rendere inutili queste discussioni, ma è indietro di 985 punti ed è campione uscente a Roma. In altre parole, avrebbe bisogno di arrivare in fondo sia a Madrid che a Roma (possibile, anzi probabile) e sperare che Ferrer venga eliminato presto in entrambi gli eventi (molto meno probabile). Da parte sua, lo spagnolo non si preoccupa di queste cose e pensa soltanto a giocare bene a Madrid. “Credo di poter rendere meglio in questo torneo rispetto a Monte Carlo e Barcellona, tenendo conto che i risultati difficilmente si possono migliorare”. Rafa si è espresso anche sui campi di Madrid. Era un parere atteso perchè lo scorso anno aveva minacciato di disertare Madrid se non avessero trovato una soluzione. “I campi sono perfetti. Bisogna ringraziare il torneo per il cambio che hanno effettuato. Il campo dell’anno scorso non andava bene per un torneo professionistico. Me nemmeno quelli degli anni precedenti erano buoni come quest’anno. Quest’anno non potrebbero essere migliori. I giocatori devono essere grati al torneo, e anche il pubblico”.
Dopo aver detto che l’altura di Madrid è complicata per tutti i giocatori (“Ma qui ho giocato tre finali”), Rafa da dedicato un’ultima chiosa al discorso Roland Garros. Zio Toni era stato chiaro: a suo dire, il nipote deve essere sempre prima o seconda testa di serie in qualsiasi torneo sulla terra battuta. Più pragmatiche le riflessioni di Rafa: “Credo che la riflessione dovrebbe essere più profonda: la classifica stabilisce le teste di serie. Viene fatto affinchè i migliori non si affrontino nei primi turni. Il punto è un altro: si può permettere che la classifica scenda a causa di un infortunio? Non è il momento di parlarne adesso. Ci sono quattro giocatori davanti a me. Con l’attuale format, a loro è andata bene perchè non si sono infortunati. Quindi è un problema mio”. A Madrid, questo problema non ci sarà: l’urna è stata benevola e lo ha messo nella zona presidiata da Ferrer. Significa che non potrà affrontare Federer prima delle semifinali e Djokovic soltanto in finale. Come gli accade da una vita. Ma al Roland Garros potrebbe non essere così.
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