L'ultimo americano in gara nel tabellone maschile di Wimbledon era Bobby Reynolds. La sua sconfitta contro Novak Djokovic ha certificato una crisi impressionante: per la prima volta dal 1912, non ci sono statunitensi al terzo turno. Ma quell'anno non c'erano americani in gara, quindi per un fallimento tecnico del genere bisogna scalare fino al 1911. Quest'anno puntavano su John Isner e Sam Querrey: il primo si è arreso a un infortunio al ginocchio, il secondo è stato sconfitto da Bernard Tomic. Sono ormai 10 anni che un americano non vince uno Slam: l'ultimo è stato Andy Roddick allo Us Open 2003. Sempre Roddick è stato l'ultimo finalista, a Wimbledon 2009. Secondo Reynolds, le cose possono soltanto migliorare: "Arriveranno i prodotti del college, altri emergeranno senza fare l'Università. Penso a Steve Johnson, Denis Kudla e Jack Sock. Hanno armi importanti, come il servizio e il dritto. Li vedo in alto. E Isner è stato sfortunato. La USTA sta facendo un buon lavoro, i risultati arriveranno". Per loro fortuna, tra le donne c'è Serena Williams…. La sua sconfitta contro Novak Djokovic ha certificato una crisi impressionante: per la prima volta dal 1912, non ci sono statunitensi al terzo turno. Ma quell'anno non c'erano americani in gara, quindi per un fallimento tecnico del genere bisogna scalare fino al 1911. Quest'anno puntavano su John Isner e Sam Querrey: il primo si è arreso a un infortunio al ginocchio, il secondo è stato sconfitto da Bernard Tomic. Sono ormai 10 anni che un americano non vince uno Slam: l'ultimo è stato Andy Roddick allo Us Open 2003. Sempre Roddick è stato l'ultimo finalista, a Wimbledon 2009. Secondo Reynolds, le cose possono soltanto migliorare: "Arriveranno i prodotti del college, altri emergeranno senza fare l'Università. Penso a Steve Johnson, Denis Kudla e Jack Sock. Hanno armi importanti, come il servizio e il dritto. Li vedo in alto. E Isner è stato sfortunato. La USTA sta facendo un buon lavoro, i risultati arriveranno". Per loro fortuna, tra le donne c'è Serena Williams…