Noto per il suo carattere ribelle, Nick Kyrgios si è reso conto che il salto di qualità passerà dall’assunzione di un coach a tempo pieno. “Passare da top-15 a top-10 è un impegno molto complicato”. Partirà con un preparatore atletico, poi completerà il team con un allenatore. “Ho già avuto un paio di proposte, ma non era quello che mi serviva”.

Sembra che Nick Kyrgios voglia assumere un coach a tempo pieno. Sostanzialmente “a piede libero” da più di un anno, da quando ha dato il benservito a Todd Larkham, l’australiano sembra essersi reso conto che un coach di livello potrebbe essere decisivo per centrare i top-10. “Lo scoglio da superare per arrivare da numero 15 a numero 10 è molto duro: in effetti, i top-10 sono di un’altra categoria – ha detto Kyrgios – per questo, penso che presto avrò bisogno di un team. Allo stesso tempo, lavorare per conto mio ha funzionato piuttosto bene”. Entrando nello specifico, il prossimo innesto sarà un preparatore atletico. Scelta inevitabile dopo il problema all’anca che l’ha costretto a ritirarsi dallo Us Open, senza dimenticare i tanti piccoli acciacchi che hanno costellato la sua stagione.

“Ho già un fisioterapista e adesso sto cercando un preparatore atletico: ho bisogno di essere in piena forma, in modo che non si ripetano situazioni come quella vissuta allo Us Open”
. Dopo aver trovato il preparatore atletico, si concentrerà sulla figura del coach. In questo periodo è stato aiutato in modo occasionale da Lleyton Hewitt, mentre gli piacerebbe lavorare con Radek Stepanek. L’esperto ceco, tuttavia, è ancora attivo nel tour, sia in singolare che in doppio. “Ho avuto un paio di offerte importanti – ha chiosato Kyrgios – ma non era quello a cui sono interessato. Sto cercando una persona che sia disposta a impegnarsi veramente”. Dopo il ritiro allo Us Open, l’australiano si è rivisto in Coppa Davis, dove ha contribuito a mantenere l’Australia nel World Group. Attualmente è numero 15 ATP, sua migliore classifica di sempre.