Semifinale col brivido per Hyeon Chung: si lascia rimontare due set di svantaggio da un Daniil Medvedev che sembra a corto di ossigeno, ma la spunta al quinto set e sarà lui a vedersela con Andrey Rublev per il titolo. Il tennis del coreano è meno appariscente rispetto a quello dei Next Gen più in vista, ma nel circuito di oggi si vince soprattutto con fisico, solidità e continuità. Ha tutte le tre qualità.Daniil Medvedev diceva già di essere molto stanco giovedì, e di sicuro boccheggiava quando nella seconda semifinale delle Next Gen ATP Finals è finito sotto per 4-1 4-1 2-0, contro un Hyeon Chung che dominava in lungo e in largo, da ogni settore del campo. Per il russo di profilava il KO più severo dell’intero torneo, che ha insegnato al pubblico che nel 95% dei casi un break fatto vuol dire un set vinto. E invece, tanto in fretta il sudcoreano era volato a un soffio dal traguardo, e tanto in fretta l’equilibrio è cambiato, e Chung ha avuto bisogno di un’altra ora di tennis, fatica e tensione. Per sua fortuna, di riffa o di raffa alla fine la sua superiorità è venuta fuori, nel 4-1 4-1 3-4 1-4 4-0 che l’ha spedito a giocarsi la finale contro Andrey Rublev, relegando Medvedev alla “finalina” contro Borna Coric, che aprirà (sabato alle 19) il programma della giornata conclusiva del Masters milanese. Quella che non sembrava affatto una partita lo è diventata quando il 21enne di Mosca ha capito che non aveva davvero più nulla da perdere, così ha lasciato andare il braccio e – dev’essersi sorpreso anche lui – ha trovato miracolosamente il miglior tennis della sua serata. Si è messo a tirare, tirare, tirare, spinto dalle ovazioni del pubblico di un Centrale pienissimo, che si è schierato dalla sua parte con l’obiettivo di vedere più tennis possibile, dopo l’oretta di Rublev-Coric. Sembrava non dovesse andargliene bene una, invece ha risalito la corrente, ha giocato alla grande dal 4-4 del tie-break e ha ripagato l’affetto del pubblico regalandogli un altro set. E poi un altro ancora, visto che dallo 0-1 (con break) nel quarto ha vinto quattro giochi di fila, trascinando il match al quinto. Ma prima o poi la benzina doveva finire, ed è finita sul più bello. Capita. Pazienza.CHUNG GIOCA ANCHE PER IL BONUS
Nel complesso, è giusto che in finale ci sia Chung, perché non ha perso una partita nei gironi e soprattutto perché è il giocatore che ha sorpreso di più nel corso della settimana. Gli amanti del bel tennis saranno rimasti folgorati da Shapovalov o da Rublev, ma agli appassionati più attenti le doti del 21enne di Suwon non sono sfuggite. Non darà spettacolo come il canadese, i suoi colpi non viaggeranno come le sassate del russo, ma nel tennis moderno si vince soprattutto con solidità e continuità. E con un fisico che Chung ha mostrato di avere più di tutti gli altri sette arrivati a contendersi il titolo. Ragion per cui c’è da credere che il coreano diventerà un ottimo giocatore. Forse anche più di quanto verrebbe da pensare. A differenza di Rublev, il tennista asiatico può ancora concorrere per l’undefeated champion bonus, e chiudere le Next Gen Finals con un prize money totale di 390.000 dollari. Una cifra da capogiro. Rublev, invece, ne potrà incassare al massimo 335.000, perché il suo percorso milanese è stato macchiato con una sconfitta. Guarda caso proprio contro Chung, che mercoledì l’aveva superato con un secco 4-0 4-1 4-3, garantendosi con un giorno d’anticipo la qualificazione alle semifinali. In termini di game vinti dallo sconfitto, quella è stata la partita più a senso unico dell’intero torneo. Tre giorni più tardi il pubblico di Milano si augura (e merita) un rematch molto diverso, per concludere in bellezza un torneo che ha fatto cambiare idea a un sacco di scettici. Le possibili novità regolamentari possono piacere o meno, e se ne discuterà ancora a lungo. Ma l’evento in sé si è rivelato azzeccato. E, quello sì, ha messo tutti d’accordo.
NEXT GEN ATP FINALS – Semifinali
Andrey Rublev (RUS) b. Borna Coric (CRO) 4-1 4-3 4-1
Hyeon Chung (KOR) b. Daniil Medvedev (RUS) 4-1 4-1 3-4 1-4 4-0
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