Flavio Cobolli sta disputando le sue prime Next-Gen ATP Finals a Gedda e oggi si giocherà l’accesso alla semifinale. Durante il suo soggiorno a Gedda si è raccontato all’ATP, tra il tennis e la sua passione per la Roma
Toscano d’origine, romano d’adozione e nel cuore. Flavio Cobolli ha da sempre mostrato sul campo da tennis e fuori un attaccamento profondo a Roma e soprattutto l’AS Roma. Di questo e molto altro ha parlato ai microfoni dell’ATP Cobolli, impegnato in questa settimana a Gedda per le Next-Gen ATP Finals. Non ha dubbi su chi vorrebbe invitare a cena se potesse scegliere tre personaggi famosi. “Inviterei Daniele De Rossi, lui è stato un grande giocatore a Roma. Lui è il mio idolo fuori dal campo. E poi anche Cristiano Ronaldo, e anche Novak Djokovic dal momento che ho iniziato a giocare a tennis a causa sua e di Fabio Fognini. Fabio lo conosco, perciò sceglierei Novak”.
Un rapporto con il calcio che torna anche nel racconto della sua giornata ideale quando è lontano dai campi da tennis. “Dormirei fino a tardi. Poi uscirei con la mia ragazza, giocherei a Padel con i miei amici e anche una partita a calcio. E poi andrei allo stadio a guardare l’AS Roma, di cui sono grande fan. Ho anche un tatuaggio su questo”.
Entrato per la prima volta tra i primi 100 lo scorso ottobre dopo aver vinto il secondo titolo Challenger della carriera, la storia di Flavio Cobolli poteva prendere una direzione completamente diversa. “Ho iniziato a giocare a tennis a due anni, poi sono passato al calcio. Quando ero giovane giocavo a calcio quattro volte a settimana, e due giorni a tennis. Poi a 14 anni ho deciso di tornare a giocare a tennis. Se avessi continuato, forse adesso sarei in Serie A“.
Infine una domanda su chi sono i suoi migliori amici nel tour tra i tanti giocatori italiani che popolano il circuito. “Il mio migliore amico è Matteo Gigante, abbiamo iniziato a giocare a tennis nello stesso momento. Mi manca lui qui a Gedda. La stessa situazione c’è con Luca Nardi – il pesarese aveva raccontato l’amicizia tra i due – noi abbiamo iniziato a giocare insieme e anche lui è un mio grande amico”.