Il tennis ha un vantaggio: è uno sport totalmente misurabile. Punteggi, classifiche, tutto è tracciabile con la massima precisione. Tuttavia, esistono situazioni in cui le scelte sono ancora soggettive e si prestano a mille valutazioni, se non critiche. Ma quello che sta accadendo in Australia sfocia quasi nel ridicolo, anche se certe scelte non sorprendono. Sono state annunciate le nomination per la Newcombe Medal 2016, massima onoreficenza del tennis australiano, ideata nel 2010 e patrocinata da Tennis Australia. La premiazione si terrà lunedì prossimo, ma non ci saranno i due migliori tennisti australiani: Nick Kyrgios e Bernard Tomic. Entrambi hanno avuto problemi di ordine disciplinare nel 2016, senza contare il loro burrascoso passato. Ma la scelta di escluderli ha fatto ugualmente scalpore, soprattutto in virtù dei nomi dei candidati, decisamente meno forti ad eccezione di Samantha Stosur (che peraltro si è aggiudicata per tre volte il riconoscimento, tra il 2010 e il 2012). Al Crown Palladium di Melbourne, il prossimo 28 novembre, ci saranno Daria Gavrilova, Samantha Stosur, Jonh Millman, Jordan Thompson, John Peers (recente vincitore delle ATP World Tour Finals in doppio) e Dylan Alcott, ottimo protagonista di wheelchair tennis, dove quest'anno si è aggiudicato l'Australan Open e ha vinto la medaglia d'oro, sia in singolare che in doppio, alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro.
POLEMICA VIA TWITTER
A parte Alcott, gli altri candidati hanno avuto una discreta stagione, ma non paragonabile a quella dei migliori due connazionali, ma l'impressione è che le nomine siano di ordine politico. Prendiamo Tomic: nonostante abbia trascorso buona parte della stagione tra i top-20, è stato protagonista di alcuni episodi poco edificanti sul campo (sospetto di tanking a Sydney e a Madrid, poi è entrato in polemica con lo stesso Kyrgios per non aver giocato il primo turno di Davis). Di sicuro ha giocato a suo sfavore la scelta di non rappresentare l'Australia alle Olimpiadi di Rio. Da parte sua, Kyrgios è cresciuto in misura importante, vincendo tre titoli ATP e portandosi a ridosso dei top-10, però il suo comportamento ha spesso lasciato perplessi, per poi deflagrare con il “tanking” a Shanghai e relativo processo mediatico, da cui è sfociata una squalifica che però non gli creerà grossi problemi di programmazione. Fedele al suo personaggio, Nick ha commentato con ironia, via Twitter, la decisione di Tennis Australia (che peraltro lo aveva premiato due anni fa). In risposta a un post di Thanasi Kokkinakis (fermo ai box per quasi tutta la stagione), che aveva commentato – forse con ironia – “Sicuramente sarò nominato per la Newcombe Medal nel 2016?!?”, Kyrgios ha risposto “Kokky, questo vale per entrambi”, peraltro accompagnando l'affermazione con due emoticon sorridenti, da presa in giro. Niente di offensivo, ma Kyrgios si conferma fedele al suo carattere, vivace e polemico, poco amante dei filtri. Detto che dovrebbe aver accettato si ricorrere all'aiuto psicologico che gli aveva suggerito l'ATP (così ha ridotto la sua squalifica da 8 a 3 settimane), sembra che le eventuali sedute non abbiamo sortito chissà quale effetto su Nick il ribelle, che continua ad avere un'attività social molto intensa, i cui capisaldi sembrano essere la passione per il basket e la love story con Ajla Tomljanovic.
MANCATI AMBASCIATORI
Tornando alla Newcombe Medal, intitolata al mitico campione degli anni 60-70, pare chiaro che la scelta di escludere Tomic e Kyrgios sia di natura politica, una piccola ripicca verso due ribelli, ma sul piano strettamente formale non ci sono anomalie. La natura del premio, infatti, non si limita a premiare il miglior giocatore australiano, bensì un più generale “miglior tennista d'elite e ambasciatore dello sport”. E' chiaro che Kyrgios e Tomic non siano esattamente grandi ambasciatori. Resta la sensazione per una scelta particolare, destinata a far discutere. Anche se – crediamo – né Kyrgios né Tomic perderanno il sonno per la mancata nomination. Nel frattempo, a poco meno di due mesi dall'Australian Open, si conoscono già le prime due wild card. I nomi arrivano dagli Stati Uniti, poiché si sono ultimati i tornei Challenger e ITF con cui la USTA avrebbe premiato il giocatore e la giocatrice americana in grado di raccogliere più punti ATP e WTA. A Melbourne vedremo Michael Mmoh e Kayla Day, curiosamente già premiati con una wild card al recente Us Open.
Newcombe Medal: esclusi Kyrgios e Tomic!
Tennis Australia non fa sconti: i due migliori tennisti del paese non sono tra i candidati per l’ambita onorificenza. Un cavillo normativo ha permesso di ignorarli, ma i nomi dei candidati (ad eccezione di Samatha Stosur e del campione di wheelchair Dylan Alcott) sono talmente inferiori che la polemica è inevitabile. L’ironia di Kyrgios via Twitter.