La schermata di Tennis Warehouse che annuncia l'arrivo dei prodotti Li Ning
Di Lorenzo Cazzaniga – 28 agosto 2012
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Li Ning lo ricordiamo nel 2008 volteggiare sul Nido d’Uccello, il meraviglioso stadio olimpico di Pechino e accendere il braciere. Bjorn Borg, ca va sans dire, lo ricordiamo inginocchiarsi cinque volte sul Centre Court di Wimbledon dopo aver raccolto altrettanti titoli (e 6 Roland Garros). Fred Perry lo ricordiamo un po’ meno, perché dominava negli anni 30 e, ancora adesso, resta l’ultimo british ad aver vinto il singolare maschile a Wimbledon. In comune hanno il fatto di aver creato dei brand sportivi di primissima qualità, anche se con meriti diversi.
RIVOLUZIONE CINESE
Se Fred Perry ha avviato un marchio che poi nel corso degli anni è diventato un’icona, nel settore moda ancor più che in quello agonistico sportivo, Bjorn Borg deve il successo all’intraprendenza di un gruppo di giovani svedesi che, grazie ad un’attenta campagna marketing, hanno rivitalizzato un brand e salvato il pluricampione Slam dal fallimento economico personale (solo di royalties si sostiene egregiamente, dopo essere arrivato bel 2006 a mettere all’asta I suoi trofei di Wimbledon per sbarcare il lunario). Li Ning invece, ha fatto qualcosa di straordinario, forse ancora più incredibile delle sei medaglie (tre d’oro) vinte ai Giochi Olimpici di Los Angeles 1984. In Cina, il brand Li Ning è una potenza che guarda Nike e Adidas (quasi) negli occhi, benché l’attuale crisi abbia colpito anche loro. Nei primi sei mesi del 2012, le revenue sono calate del 9,5% ed è partita una ristrutturazione che ha colpito i negozi che fruttavano meno e costavano di più: ora sono 7.303 l’insieme di brand conventional stores, flagship stores, factory outlets e discount stores, 952 unità in meno rispetto alla fine del 2011. Inoltre, alla fine di giugno si contano 52 distributori nel mondo, cinque in meno rispetto al 31 dicembre 2011. Nel tennis, Li Ning si è fatta notare nei primi anni 2000 sponsorizzando Ivan Ljubicic, per poi continuare sul filone croato con Marin Cilic che attualmente è il loro maggior testimonial a livello tennistico.
TUTTI SU TWE
Ebbene, tutti e tre i marchi sono ora sbarcati su Tennis Warehouse Europe che si conferma leader assoluto per quanto riguarda l’e-commerce nel mondo del tennis: “Il nostro obiettivo è offrire ai client il miglior servizio e la più ampia gamma di prodotti, al miglior prezzo possibile” ha dichiarato Jean-Christophe Schaffo, Business and Operations Director di TWE. Certo, I target sono differenti. Al giocatore agonista farà piacere soprattutto l’ampia disponibilità di material Li Ning: con meno di 50 euro, si può portare a casa un completo top di gamma (e a 75 euro le scarpe), mentre per un completo Fred Perry (di grandissima eleganza, va detto) ne servono 117. Non è un caso che il marchio Li Ning sia finito in piena homepage, a fianco dei nuovi arrive di casa Nike a Adidas. Ma TWE non si ferma qui: oltre al brand Falke, a breve saranno presenti anche i prodotti Slazenger, dopo aver recentemente inserito in lista le (bellissime) racchette Mantis, le Donnay e gli accessory medicali Zamst. Tennis Warehouse ha cominciato a operare nel 1992 con un negozio a San Luis Obispo, in California. E’ quindi passato alla versione on-line, diventando partner ufficiale di ATP e WTA. Nel 2008 ha aperto una filiale europea a Schutterwald, in Germania, al confine con la Francia, I due paesi europei più evoluti nel settore dell’e-commerce. La Famiglia comprende anche altri sei negozi on-line:Running Warehouse, Skate Warehouse, Tackle Warehouse, Inline Warehouse, Art’s Cyclery, and Racquetball Warehouse.
