Continua il momento difficile del tennis americano. Anche se il programma di sviluppo guidato da Patrick McEnroe ha alimentato speranze e prospettive, ci vorrà tempo prima che il progetto decolli. E la sconfitta di John Isner per mano di Feliciano Lopez a Melbourne è piuttosto dolorosa: per la prima volta dal 1973, infatti, nessun tennista americano giocherà gli ottavi di finale all'Australian Open. Gli yankees si consolano con il tabellone femminile, dove hanno ancora in gara Vania King e – soprattutto – Serena Williams. Ancora una volta Serena dovrà provare a mascherare un vuoto preoccupante, negli ultimi anni mascherato da un paio di finali consecutive in Fed Cup. Ma adesso i nodi sono venuti al pettine, ed anche nella manifestazione a squadre le americane sono finite nel World Group 2. Il gigante addormentato saprà risvegliarsi? (Ri. Bi.) Continua il momento difficile del tennis americano. Anche se il programma di sviluppo guidato da Patrick McEnroe ha alimentato speranze e prospettive, ci vorrà tempo prima che il progetto decolli. E la sconfitta di John Isner per mano di Feliciano Lopez a Melbourne è piuttosto dolorosa: per la prima volta dal 1973, infatti, nessun tennista americano giocherà gli ottavi di finale all'Australian Open. Gli yankees si consolano con il tabellone femminile, dove hanno ancora in gara Vania King e – soprattutto – Serena Williams. Ancora una volta Serena dovrà provare a mascherare un vuoto preoccupante, negli ultimi anni mascherato da un paio di finali consecutive in Fed Cup. Ma adesso i nodi sono venuti al pettine, ed anche nella manifestazione a squadre le americane sono finite nel World Group 2. Il gigante addormentato saprà risvegliarsi? (Ri. Bi.)