Roberta Vinci stecca l’esordio a Dubai: a due giorni dal successo in Russia, la pugliese non ha smaltito fatica e repentino cambio di clima, arrendendosi alla Shvedova. L’atteggiamento ammirevole non basta: l’immediato ingresso in top-10 non dipenderà da lei.Serve onestà: sarebbe stato quasi più sorprendente il contrario. A poco più di 48 ore dal trionfo a San Pietroburgo, il primo torneo Premier finito nella bacheca di Roberta Vinci, la tarantina è tornata in campo a Dubai, cadendo all’esordio contro la kazaka Yaroslava Shvedova, a segno per 6-0 4-6 6-3. La classifica dell’avversaria non deve mentire: è vero che oggi è numero 82 del ranking, ma vanta due quarti di finale Slam e varie vittorie contro giocatrici top ten, e se non si dedicasse principalmente al doppio (è numero 4 del ranking) sarebbe molto più avanti. Ma la vera ragione della sconfitta è da cercare altrove, fra viaggio e repentino cambio di clima, che non ha aiutato l’azzurra a smaltire le fatiche della scorsa settimana. Passare rapidamente dal veloce indoor russo, con temperature esterne sotto lo zero, al caldo degli Emirati Arabi, sul cemento all’aperto, con oltre 20 gradi e tanta umidità, non dev’essere affatto facile, e i risultati si sono visti in un primo set da dimenticare, con tanti errori e pochissima concretezza, al cospetto di un’avversaria molto più abituata alle condizioni e rodata da tre vittorie nelle qualificazioni. “Non sento le gambe, non sento la palla”, ha ripetuto l’azzurra sul 5-0 a coach Francesco Cinà, che ha provato invano a scuoterla, a motivarla a dimenticare i problemi e focalizzarsi sull’obiettivo vittoria. Non è parsa ascoltarlo più di tanto, al punto che prima della fine del coaching l’allenatore ha tagliato corto con un “allora ritirati”, ma dal via del secondo set gli effetti si sono visti. L’azzurra ha preso fiducia ed è entrata nel match, iniziando a contenere meglio le bordate della picchiatrice kazaka, scesa in campo senza con nulla da perdere e con ancor meno voglia di allungare gli scambi.
SERVE UN REGALO DALLA SUAREZ NAVARRO
Un break nel primo game ha aiutato la Vinci a crederci, e il successivo che l’ha portata sul 2-0 è stato fondamentale, così come un leggero calo dell’avversaria. Qualche vincente si è trasformato in errore, il servizio dell’azzurra ha funzionato meglio e le gambe hanno iniziato a seguire i comandi. Così, l’iniziale ‘one women show’ è diventato un match equilibrato, che a lungo andare ha premiato l’azzurra. Si è lasciata riprendere sul 2-2, e poi di nuovo da 5-2 a 5-4, me nel decimo game a chiuso e pareggiato i conti. Tuttavia, è parsa non avere nemmeno la forza per esultare, un brutto presagio che si è rivelato azzeccato nel set decisivo. È andata sotto di un break, l’ha recuperato e poi ha sparato le ultime cartucce sul 3-3, quando quattro palle-break le avrebbero potuto dare un vantaggio preziosissimo. Ma la rivale non ha mollato di un centimetro, si è salvata facendo grandi cose col rovescio e le ha inflitto il definitivo colpo di grazia, raccogliendone il crollo nei due giochi seguenti. Comunque ammirevole l’atteggiamento dell’azzurra: molte colleghe avrebbero dato forfait, lei si è presentata e ha fatto il possibile, arrivando non troppo lontana dalla vittoria non solo contro una giocatrice che per caratteristiche le dà parecchio fastidio, ma anche contro un mix delle varie situazioni sfavorevoli già elencate. Un segnale importante che le ha permesso di uscire a testa alta da un match che poteva diventare una seria batosta, e per giunta nel momento meno ideale. Dispiace non vederla di fronte a Sara Errani, in quella che sarebbe stata la loro prima sfida dopo la fine dell'amicizia, ma la sconfitta non preoccupa affatto. Ciò che spaventa un po’ di più è il ranking: l'immediato ingresso fra le top ten, ora, non dipende più da lei. Se lunedì vorrà trovarsi fra le prime 10 deve sperare che la Suarez-Navarro non arrivi in semifinale, altrimenti l’appuntamento sarà rimandato nuovamente. Roberta ha imparato ad aspettare, ma visto come è andata nel 2013 conviene non perdere troppo tempo.
WTA PREMIER DUBAI – Primo turno
Yaroslava Shvedova (KAZ) b. Roberta Vinci (ITA) 6-0 4-6 6-3
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